Ricrescita chic, il ritorno del “Recession Blonde”: il nuovo statement grunge da provare subito

Dimenticare il parrucchiere e mostrare le radici è il nuovo lusso. Il biondo “da crisi” è l’estetica low effort che racconta un’epoca (e lo fa con stile)
C’è un nuovo trend che sta spopolando su TikTok e nei saloni: si chiama Recession Blonde, ma più che un colore è un manifesto. Un modo per dire “sì, ho le radici scure, e no, non me ne vergogno”. Anzi. In un periodo in cui l’incertezza economica detta legge anche sulla beauty routine, il ritorno al colore naturale diventa una scelta di stile. Strategica, consapevole, grunge quanto basta.
Meno ritocchi, più personalità
Avere la ricrescita non è più sinonimo di trascuratezza. È una risposta creativa alla realtà. Sia per le bionde che per le more, lasciar vivere il colore naturale è un gesto che racconta una nuova femminilità, meno costruita e più autentica. Una sorta di “effortless beauty” che strizza l’occhio all’indie sleaze e al mood rock di festival e after party.
Il biondo che sa di ribellione (e che sta bene a tutte)
Chiamarlo solo “biondo scuro” sarebbe riduttivo. Il Recession Blonde è quel mix di radici profonde e lunghezze ossidate dal tempo (e dal sole) che creano un contrasto naturale, quasi vintage.
È il biondo cresciuto, vissuto, volutamente imperfetto. Il tipo di chioma che una volta si cercava di nascondere… e che oggi invece si mostra con orgoglio.
Da Madonna a TikTok: la bellezza che sfida le regole
L’estetica della ricrescita ha radici (è il caso di dirlo) nella cultura pop: da Madonna anni ’80 a Debbie Harry, da Drew Barrymore versione party girl a oggi, con migliaia di creator che raccontano la propria hair evolution in diretta social. Dietro ogni ciocca non ritoccata c’è un messaggio: è il momento di smettere di rincorrere la perfezione e iniziare a valorizzare la propria identità.
Grunge è il nuovo glam
Questo biondo – e tutte le sue varianti più o meno sfumate – funziona perché rompe gli schemi. Non richiede appuntamenti fissi dal parrucchiere, non ha bisogno di ritocchi costosi, e ha quel fascino un po’ rock, un po’ bohémien che oggi è tornato protagonista. Un simbolo dei tempi, sì, ma anche una vera lezione di stile: less is more, ma con personalità.