È al centro delle polemiche per aver portato migliaia di persone a Roccaraso
Roccaraso è stata invasa da migliaia di persone a causa della TikToker napoletana Rita De Crescenzo. la donna, con quasi 2 milioni di follower si TikTok è nota per la sua attività di intrattenitrice a feste, matrimoni, battesimi e via dicendo.
Lo scorso weekend, la località è stata letteralmente invasa da alcuni suoi seguaci, visto che nei giorni prima aveva definito Roccaraso “un posto bellissimo”.
Si è però creato il panico con tanti pulman e turisti che hanno lasciato spazzatura e scompiglio, causando l’ira del sindaco.
Nelle ultime ore ha così detto: “Dobbiamo fare i bravi altrimenti a Roccaraso non ci fanno più salire, non ci ospitano più. Avete visto quante restrizioni hanno messo proprio perché non vi siete comportati bene? Voi lo sapete: io sono una signora. Le carte a terra non si buttano, i mozziconi non si buttano a terra. Non si fanno le braciate come avete fatto voi. Vi auguro di esssere più responsabili e di fare i bravi”.
Classe 2979, nata nel quartiere Pallonetto di Santa Lucia di Napoli, De Crescenzo non ha di certo sposato, come stile, la sobrietà. Tatuaggi, vestiti appariscenti, unghie lunghe e sopracciglia ben definite.
Nel 2020, litigando con una persona e mettendo il video online, divenne virale. Diceva: «Ce la fai a combattermi? Mettiti la fascia in fronte e scendi in campo, svergognata».
Leggi anche: Tennis, Binaghi torna a parlare di Sinner: «Ha diritto agli svaghi, a fare le vacanze»
L’episodio è diventato una canzone ed è stata protagonista di un reality show di YouTube, La casa dei figli di Mouse, a cui ha preso parte con molti altri tiktoker napoletani.
Nel tempo è così diventata famosa e ha iniziato a partecipare ad aventi privati dando sfoggio del repertorio neomelodico,.
Nel 2017 è stata anche arrestata con l’accusa di spaccio di droga. In tribunale disse: «Sono stata arrestata per aver parlato al telefono con le mie amiche, che ora si trovano in carcere. Io le chiamavo solo per farmi restituire i vestiti. Ma sono stata assolta».