Fedez e il santone indiano: il racconto nel podcast

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L’artista si sarebbe rivolto all’uomo di nome Vinod

Fedez le prova tutte anche rivolgersi a un santone indiano dal nome Vinod, che sente su Sky e che gli avrebbe letto il futuro con il rituale delle Foglie del Destino.

A raccontarlo lui stesso nell’ultima puntata del podcast con Mr Marra «Pulp Podcast».

Il santone, mesi fa gli disse: «”Tua moglie ti ha appena cacciato di casa”. E questa cosa la sapevano solo mia madre e la mia assistente».

«Non mi reputo una persona spirituale, assolutamente – dice Fedez –  è che non posso non dire che mi siano successe cose strane da quando sto leggendo la foglia. A un certo punto questa persona mi dice che mia moglie mi aveva appena sbattuto fuori di casa.

Io ero in un Airbnb che poteva benissimo essere un ufficio, non sembrava una casa… Alcune cose dette mi risuonavano.

Sarei disonesto a non dire che c’è anche quella componente, ma alcune cose della mia famiglia o del ciclo della mia vita è pazzesco con i numeri che sono comparsi: 9, 18, 27 e 36».

E continua: «a 9 anni ho subito una molestia, a 18 ho tentato per la prima volta il suicidio per una ragazza. A 27 conosco mia moglie. A 36 conosco una ragazza che mi porta dietro a certe dinamiche e il suo cognome è molto simile al nome del demone (di cui aveva parlato poco prima, ndr)».

L’artista, che presto salirà sul palco dell’Ariston continua: «Ti sto parlando di avvenimenti molto brutti: io a 18 anni mi sono tagliato le vene, io a 27 anni ho conosciuto la donna, la relazione più importante della mia vita».

«Quando ho letto la mia foglia c’era tutto: giorni dopo vedo Vinod (il lettore dall’India, ndr) molto preoccupato e mi dice: ‘Non mi è mai capitato’; nella mia foglia io sarei già dovuto morire con il cancro che ho avuto. Per qualche ragione ho superato o violato… “Non dovresti essere qui adesso in accordo con il karma”, mi dice anche».

Fedez e il caso Iovino

Non solo il santone avrebbe previsto anche il caso Iovino e l’aggressione, risolta con un accordo di riservatezza.

«Vi faccio un esempio: 3-4 giorni dopo sono in volo per Miami con i miei figlia. Mia figlia piange per 3 secondi, lei smette e un signore mi viene a dire che si era comportata male e che avrei dovuto prenderla a schiaffi.

Quella cosa lì mi ha innescato che avrei voluto ucciderlo, non riuscivo a comprenderlo.

Tanti eventi di questo tipo mi istigavano… Voglio dirlo apertamente: il caso Iovino succede in quel momento lì e, prima che esplodesse il caso mediatico, io lo racconto a Vinod e lui mi sbatte Skype in faccia e mi dice: ‘Non va bene questa cosa’ e non mi legge più la foglia».

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