Fagnani si racconta: «Mammucari? Comportamento inaccettabile»

"Belve": gli ospiti della seconda puntata

La conduttrice ha parlato della sua vita e non solo

Francesca Fagnani, uno dei personaggi del momento, parla di Belve e della sua vita. In un’intervista a La Stampa confessa di essere stata pure bocciata al catechismo.

«Avrei dovuto fare ricorso al Tar. Sono credente, anche se non partecipo a nessuna pratica, mi mantengo in una posizione di comodo. Ma non posso pensare di non rivedere un domani mia madre: insomma, forse sono credente solo per bisogno, ma non posso farne a meno, non posso pensare che è finito tutto qua e di non rivederla mai più».

Leggi anche: Belve, Mammucari pubblica dei messaggi poi li cancella e si scusa: «Ho sbagliato»

Si lascia andare anche a un ricordo sulla madre: «Non c’è giorno in cui non pensi a lei. È morta nove anni fa e più di tutto mi manca la possibilità di dirle quanto la amo. Però la ritrovo in tutto quello che faccio, dalle ricette al carattere che è – o spero che sia – l’eredità più importante che mi ha lasciato».

Impossibile non citare la discussa e breve intervista a Teo Mammucari a Belve.

«Io non volevo assolutamente metterlo all’angolo, ho preparato la sua intervista come tutte. Evidentemente lui non si sentiva realmente pronto per una intervista libera e aperta. Piuttosto mi ha stupito l’ondata incredibile di affetto e solidarietà da parte di ragazze e ragazzi di fronte a un comportamento inaccettabile. Si vede che certi modi di fare iniziano a non essere più condivisibili, specie per i più giovani».

Poi dice: «ci sono stati personaggi che non ce l’hanno fatta a reggere quel tipo di intervista. Io capisco la timidezza, la ritrosia, per carità. Però ci sono state certe interviste difficili e non sono mai state quelle con litigi o frizioni, ma quelle in cui l’ospite rispondeva a fatica».

La Fagnani cita così l’intervista a Claudia Pandolfi. «È stata la personificazione del fascino. Tutti siamo un insieme di pregi, difetti e contraddizioni, di momenti di crisi che ci rendono interessanti. I fenomeni non sono interessanti, non hanno fascino, non fanno scattare identificazioni. Raccontare della propria vita in modo onesto è sempre una esposizione rischiosa, ma funziona, danno di loro un’immagine inedita che porta bene. Se arrivi senza voler fare il fenomeno è meglio».

Domani, 17 dicembre, uscirà l’intervista a Jovanotti: «Ha raccontato tutte le difficoltà degli ultimi tempi, con sincerità disarmante. Ma lui ha risorse interiori enormi, che lo aiutano a essere reattivo. Ha talmente coltivato il suo mondo interiore con viaggi, letture, amore per la sua la famiglia che si è creato una capacità di reazione che non tutti hanno».

Tra i suoi difetti cita la prepotenza: «Lo vivo come un modo di essere molto entrante e poco incline al compromesso. La determinazione è una cosa positiva, un pregio, ma la prepotenza no. Dopodiché non è che un difetto causi dei danni a chi ne è portatore: anche l’egoismo è un difetto, ma non è detto che danneggi chi è egoista».

Ricorda pure l’intervista del 2018 a Giorgia Meloni: «Era la leader di un piccolo partito molto maschile ed era anche allora una leader con lo stesso piglio che ha dimostrato in seguito. In quella intervista aveva tirato fuori una grande umanità, fatta di ironia e autoironia. Era stata molto divertente e molto aperta a ricevere qualsiasi tipo di domanda».

 

Lascia un commento

Instagram Feed

error: Il contenuto è protetto