Danila Satragno: dai traguardi agli episodi dal backstage. L’intervista alla vocal coach dei BIG al Festival di Sanremo

Danila Satragno, parla la vocal coach dei BIG in gara al Festival di Sanremo. L’intervista rilasciata a 361Magazine tra segreti ed episodi inediti dal backstage

La cantante e musicista Danila Satragno è diventata negli anni la vocal coach di innumerevoli BIG del panorama musicale italiano. Danila è la fondatrice e direttrice del corso di laurea triennale in vocal coach con specializzazione in Vocal Care. Nel 2024 è stata nominata Ambasciatrice della voce della sua città, Savona.

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Le dichiarazioni rilasciate a 361 Magazine dalla vocal coach dei big della musica italiana

Ciao Danila. Quanto è determinante il ruolo di vocal coach nella carriera di un artista?

«Il coach prende in carico completamente la figura dell’artista a 360°, diventa un allenatore, in quanto il cantante è poi un atleta, lavora con il corpo, con la respirazione, con i muscoli, per cui è un allenamento fisiologico, psicologico ed emotivo, perché ci sono le performance che devono essere gestite appunto con un buon controllo della propria emotività e anche della comunicazione. Un allenamento di quello che è lo strumento voce a 360° appunto per quanto riguarda la postura, la respirazione, l’alimentazione, e quindi è un qualcosa di veramente completo. E’ una figura che deve in qualche maniera aiutare a costruire l’artista e declinarlo in tutte le sue sfaccettature, fare in modo che l’artista nel modo più semplice saper controllare le proprie sfumature vocali, dare il meglio di se, e trovare una personalità, un’originalità nella sua voce.»

Nominata ambasciatrice della voce della città di Savona…

«Ho avuto la fortuna di ricevere parecchi premi nella mia vita, come quello del 2007 quando ho vinto il premio come miglior cantante ed improvvisatrice jazz d’Europa. Sono state tante le tappe della mia vita per cui ho avuto l’onore di ricevere dei premi. Questo in particolare, è un riconoscimento che mi fa molto piacere, perché si sa “nemo propheta in patria”, mi ha fatto molto piacere che la mia città riconoscesse la mia professionalità, e anche perchè Savona è stata la culla di artisti importanti, per esempio Annalisa, che è una mia allieva storica, l’ho avuto a lezione da quando ha avuto 13 anni e abbiamo fatto un bellissimo percorso insieme. Oppure, Federica Abbate, che è una grandissima autrice. E poi, sono molto legata alla mia terra, alla Liguria, che ha dato tanti natali come per Fabrizio De Andrè col quale ho lavorato tanti anni come strumentista e corista, Gino Paoli. C’è molto affetto per tutte le manifestazioni ligure che ci contraddistinguono, come il Festival di Sanremo, in cui appunto sono stata cooptata come vocal coach da tanti anni. Io sono il nido da cui sono uscite grandi personalità e questo non può che riempirmi di gioia. Questo ruolo è importante perché mi dà ufficialità per poter lavorare ancora di più per la formazione dei giovani e il loro l’inserimento nel mondo della musica.»

Nel “Sanremo 2024” è stata vocal coach di Geolier, Tedua, Annalisa, Irama e Bresh. Difficoltà e soddisfazioni?

«Sanremo 2024 è stato un Sanremo bellissimo. Bello quanto il Sanremo in cui abbiamo vinto il primo posto con i Maneskin; Quest’ultimo è stato intenso proprio per il numero di artisti che avevo in carico, artisti diversi, di diversa formazione. Ho avuto la possibilità di lavorare prima del Festival, per cui c’è stato un periodo di pre-produzione intenso e siamo arrivati al Festival preparati sotto tutti i punti di vista. Il fatto di trascorrere una settimana così intensa, fianco a fianco, ha rinforzato tutta la preparazione atletica dei mesi precedenti. E’ stato indubbiamente un lavoro molto impegnativo per me col numero così elevato di artisti perché ho dovuto correre per essere sempre presente durante tutto il Festival, accanto ad ognuno di loro, in maniera differente. E’ stato molto difficile quando due artisti partissero uno dopo l’altro per andare in scena, quello è stato veramente complicato, come sapete gli artisti arrivano nei camerini del teatro Ariston mezz’ora prima e poi scendono nella red room molto prima della loro esibizione e quindi c’è ancora un periodo di attesa nel backstage per poi salire per cui il pre-momento è intenso ed è lunghissimo. Io mi sono dotata di un bel team, ho la mia assistente Ylenia che mi aiuta per cui siamo state in due, e siamo state in grado di poter sopperire a tutte le emergenze anche dell’ultimo momento. Stra soddisfatta dei risultati a parte appunto la vittoria di Damiano David (Maneskin ndr) al suo tempo avere così tanti artisti sul podio è stata una gioia immensa, sembrava veramente di vivere un sogno.»

Un episodio legato al backstage di Sanremo 2024?

«Un episodio molto tenero successo nel backstage di Sanremo, nella red room, quando gli artisti si radunano poco prima di salire sul palco, mi sono imbattuta in Angelina Mango, ci siamo salutate e le ho ricordato che ero Danila, la corista del suo babbo, quando lei era ancora piccolissima, ed è stato un momento molto tenero perché ci siamo abbracciate ed è stata molto carina perché, sa quanto bene ho voluto al suo babbo e quindi è stato un momento molto tenere, poco prima che salisse su, e quindi, un abbraccio che ricorderò per sempre.»

In tour con i BIG della musica italiana: come funziona il metodo “Vocal Care”?

«Il metodo “Vocal Care” è un metodo vocale, scientifico e testato in tanti anni. E’ diventato molto famoso tra i BIG, scritto in tre testi scritti per Sperling e Kupfer (Mondadori), fortunatamente ha avuto l’opportunità di uscire dall’Italia ed essere apprezzato anche internazionalmente. Essendo stato applicato, più e più volte, in diversi contesti, dai BIG televisivi ai bambini ha avuto modo di alimentarsi ed arricchirsi. E’ un metodo molto sintetico con risultati che arrivano rapidamente, è soggettivo quindi basato sulla persona. Oltretutto questa metodologia che è stata portata avanti da diversi professionisti ha reso possibile allenare l’artista a seconda dell’obiettivo. C’è un percorso formativo che aiuta l’artista a resistere allo stress del tour, al riscaldamento prima del soundcheck al raffreddamento post-concerto. E’ una metodologia creata proprio per l’obiettivo da centrare perché ogni performance, ogni momento ha delle caratteristiche differenti. Funziona con una serie di segreti che lo rendono infallibile.»

“Sanremo 2025”, annunciati i BIG in gara: come si procederà con la preparazione degli artisti?

«Occorre un allenamento a tutto tondo che comincia da un lavoro del fisioterapista, l’allenamento fisico, respiratorio, e poi si passa all’allenamento vocale, al ricercare nei brani le particolari difficoltà che si possono riscontrare, ovviamente, l’allenamento, la voce parlata perché durante Sanremo, le interviste, i pomeridiani sono parecchio stancanti si fa un lavoro di recupero e di allenamento della voce, una cura dello stato fisico, quindi una dieta particolare, perché esistono alimenti che favoriscono le performance vocali, un lavoro sulla capacità di concentrazione e memorizzazione perché l’artista in tre minuti si gioca una carriera intera, per cui ecco, il lavoro di concentrazione pre performance è fortissimo, il tutto lasciando intatto la naturalezza e l’empatia dell’artista.»

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