Ceccon parla del pisolino sulla panchina: “È stata venduta male”
Le parole del nuotatore azzurro nel podcast di Cattelan
Thomas Ceccon torna sull’ormai celebre immagine che l’ha visto ritratto mentre dormiva vicino a una panchina fuori dal villaggio olimpico.
“È stata venduta un po’ male perché nei giorni prima avevo criticato il villaggio, dicendo che faceva schifo, che non si poteva dormire. Poi hanno fatto la foto e collegato le due cose e sembrava che dormissi lì al posto che dormire nel villaggio – ha detto al podcast “Supernova – era un pomeriggio dopo che avevo finito le gare e volevo solo stare un po’ per i fatti miei”.
Leggi anche: “Stasera c’è Cattelan – Supernova”: Sylla e Orro ospiti della prima puntata
Avevi provato a dormire sopra la panchina prima di sdraiarti sotto? La domanda che tutti si sono fatti guardando le foto “Si, era scomoda! Poi uscivo con i piedi – spiega il nuotatore alto 1,99 – l’angolo batteva sul polpaccio e quello mi dava un po’ di noia.”
E ad Alessandro Cattelan racconta il motivo di quel gesto, per lui mal interpretato dai media di tutto il mondo: “Avevo finito le gare, avevo fatto la staffetta la mattina e poi non siamo rientrati. Io ero proprio imbestialito, prendo e vado via senza dire niente a nessuno, per passare un pomeriggio per i fatti miei. A me piace molto stare da solo” racconta il nuotatore che aggiunge: “C’era questa panchina e mi sono messo lì, arrivano le 4, le 5 del pomeriggio e penso ‘vabbè mi butto perchè sono stanco e voglio un attimo riposarmi’ e poi è arrivato uno a farmi la foto”.
Poi Ceccon parla di delusioni d’amore: “La prima batosta in qualsiasi campo te la ricordi bene. Io ho sempre fatto gare, mi sono sempre allenato. Poi ho scoperto questa cosa, e a me questa ragazza piaceva davvero. E allora, come fai a sfogarti? A incanalare questa delusione? Io l’ho incanalata nel nuoto. Non dico che ho vinto grazie a quello – prosegue la medaglia d’oro a Parigi 2024 – sono stati un paio di anni in cui dicevo ‘voglio andare forte, mi sfogo’. Poi in realtà finisci di allenarti e stai male come prima.”
E Alessandro Cattelan scherza insieme agli autori del podcast Supernova sul trend del ‘revenge body’, quello di allenarsi e lavorare sul proprio corpo dopo una delusione d’amore. “C’è chi lo fa in palestra, io lo facevo in acqua!” commenta Ceccon “Adele ha fatto il revenge Grammy Award, Taylor Swift il revenge tour negli stadi” ironizzano Cattelan e gli autori che aggiungono “Tu hai fatto la revenge Olympic medal!”.
“C’è da sfatare un po’ questo mito che noi nuotatori non abbiamo tempo per la vita sociale” racconta.
“Io mi alleno tutto il giorno però come tempo libero ho la mattina, in cui dormo, nel pomeriggio ho un paio d’ore di allenamento e poi ho tutta la sera. Io in teoria arrivando a casa alle 7 potrei uscire e fare quello che voglio la sera, quindi volendo vita sociale si riesce a farla. A me non è che non interessa, ma in certi periodi non voglio nient’altro se non il riposo. Qualche volta esco anche io senza problemi”
Weekend da sogno? chiede il conduttore Alessandro Cattelan. Il divano da solo “Io finisco il sabato mattina e sto sul divano domenica sera fino a mezzanotte – confessa il nuotatore – ma senza fare niente e a me proprio non disturba questa cosa!”
È vero che i nuotatori sono negati in qualunque altro sport? “Io sono negato a fare qualsiasi altra cosa che non sia stare in acqua. L’acqua è 800 volte più densa dell’aria. Noi nuotatori siamo fatti per quello, difficilmente trovi uno che nuota forte e sappia fare altro!”