Il Ministro Giuli dà con successo l’ultimo esame pre laurea, ma è polemica
Al Ministro mancava l’ultimo esame
Ad Alessandro Giuli, da poco nuovo Ministro della Cultura, mancava solo un esame prima della laurea.
Giuli ha così sostenuto, presso l’Università Sapienza di Roma, l’esame di Teoria delle dottrine teologiche nella sede di Lettere e Filosofia con il voto di 30.
L’esame, sostenuto nella giornata di oggi, per ragioni di ordine pubblico, è stato anticipato nelle prime ore della mattina.
Per questo sono così arrivate alcune proteste da parte del collettivo Cambiare Rotta.
“Giuli lo bocciamo noi, bocciamo il fascismo e la cultura del precariato”, è stato scritto su uno striscione mostrato durante la manifestazione.
Poi: “Il problema non è un ministro che non è laureato perché la laurea non classifica una persona – ha detto Riccardo Menegacci del collettivo Cambiare Rotta – è vergognoso che un ministro abbia un passato di militanza in gruppo neofascisti e neonazisti. Un ministro che non ha mai avuto nessun tipo di merito ha fatto carriera nei giornali amici dei partiti in cui militava. Siamo qui a fare un discorso di merito su un ministro che occupa una posizione senza avere nessuna qualità per farlo”.
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Il professore con cui ha sostenuto l’esame, il prof Lettieri ha spiegato: “L’iscrizione all’esame risale a prima che divenisse ministro, il programma gli è stato dato un anno e mezzo fa, la scelta di laurearsi con me è di un paio di anni fa. Il tema della sua tesi è Costantino”