Milano, è un americano l’uomo che ha aggredito una donna in casa. L’uomo, 29 anni, soffrirebbe di problemi psichici
Si chiama Tochi C.O. l’uomo di 29 anni che ha aggredito una donna di Milano seguendola fino in casa. L’uomo aveva detto di essere originario del Gambia, ma dai documenti recuperati in casa della vittima, persi durante l’aggressione, è emersa un’altra verità. L’uomo è americano e soffrirebbe di problemi psichici.
Dalle indagini si è scoperto che Tochi C.O. si trovava in Italia insieme ad amici per partecipare ad un matrimonio di parenti. Giunti a Milano l’uomo si è allontanato dalla compagnia, che ha allertato il consolato Usa, che ha contattato i genitori in patria. Due giorni prima dell’arresto ne avevano denunciato la scomparsa.
Sentito dagli inquirenti, Tochi ha ricordi confusi sull’aggressione. Il Corriere della Sera riporta le sue dichiarazioni. Tochi ricorda di essere entrato nel palazzo «perché pensavo fosse la stazione dei treni». «Dovevo prendere il treno per Venezia. Ho il biglietto di ritorno da Venezia a New York (…) dove poi ho la coincidenza per Los Angeles». «Non ricordo di aver aggredito nessuno — s’è difeso — ricordo invece di essere stato io attaccato (…). Ho agito per difesa», ha detto.
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Il racconto della vittima, dice che una volta in casa, l’uomo l’ha aggredita e le ha sbottonato la camicia, ma la reazione della donna è stata repentina. Poi l’intervento del vicino, che con una scacciacani lo ha tenuto sotto controllo.
«L’indagato — scrive il giudice — ha manifestato una capacità di agire con una condotta rapida e incisiva, elementi che denotano una certa abitualità nella commissione di reati di tale indole e consentono di escludere, allo stato, l’occasionalità della condotta» che è ancor più grave perché tenuta «in pieno giorno». A suo carico, conclude, «emerge un quadro indiziario grave e univoco quanto ai reati contestati».
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