Caso Unabomber italiano, sospetti nei confronti un uomo di Gaiarine

Caso Unabomber

Caso Unabomber italiano, sospetti nei confronti un uomo di Gaiarine. In totale sono 11 le persone indagate

Dopo l’inchiesta giornalistica condotta da Marco Maisano, è ripresa l’investigazione sul caso dell’Unabomber italiano, che imperversò nel Nord Est italiano tra gli anni ’90 e 2000. Proprio nella giornata di oggi, 13 marzo, presso il Tribunale di Trieste, alla presenza del gip Luigi Dainotti, si terrà l’udienza in cui verrà ratificata la nomina di consulenti, il comandante dei ris di Parma Giampietro Lago e l’antropologa Elena Pilli, individuati per svolgere l’incidente probatorio.

Grazie ai moderni mezzi tecnologici e un’ampia banca dati del Dna, che al tempo dei fatti non era esistente, si potrebbe giungere all’individuazione del responsabile. Attualmente, gli indagati sono in undici, tra c’è anche Elvo Zornitta, l’uomo sospettato in passato, ma poi scagionato da ogni accusa. Tuttavia, ci sarebbe un nuovo sospettato, Luigi Pilloni, il 61enne trasferitosi di recente a Gaiarine, in provincia di Treviso.

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A difendere Zornitta è l’avvocato Maurizio Paniz che, a Fanpage.it, ha detto di essere felice della riapertura delle indagini: “Ho sempre chiesto che le indagini proseguissero per scoprire il responsabile o i responsabili di queste vicende. Mi fa molto piacere sapere che si andrà avanti, ho fiducia nei confronti della Procura e degli uffici giudiziari di Trieste. Le mie perplessità derivano dal decorso del tempo e dalla conservazione e trasporto dei reperti. Sono tutte cose analizzate a suo tempo, ma mi fa piacere che ci sia un seguito di verifiche sulla situazione che ha fatto soffrire l’ingegner Zornitta”.

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