Allarme nuovo trend di TikTok, la “cicatrice francese” allarma i genitori di alcuni istituti nel bolognese. Diffusi i tutorial per realizzarla
L’ultimo trend su TikTok e che vede coinvolti i giovanissimi utenti è la “cicatrice francese”, ovvero un livido autoinflitto sullo zigomo attraverso un banale pizzicotto. Se apparentemente può sembrare una banalità, in realtà il gesto ha scatenato la preoccupazione dei genitori dopo l’allarme di due dirigenti scolastiche di Bologna e provincia.
Il Resto del Carlino ha raccolto la testimonianza di una ragazza che ha raccontato anche che su TikTok ci sono alcuni tutorial che insegnano come procurarsi il livido.
«I genitori interessati – ha detto Maria Masini, dirigente della scuola di Molinella (Bo) – sono già stati contatti direttamente, ma cogliamo l’occasione per invitare tutti a monitorare i contenuti dei social e affiancare i propri ragazzi per contenere inutili e pericolosi gesti di emulazione».
Un’altra dirigente ha invece sottolineato come il gesto sia particolarmente pericoloso. «Allarma però quella proposta che all’apparenza può sembrare priva di significato, ma in realtà è una forma di autolesionismo».
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L’autolesionismo è un comportamento che consiste nell’intenzionalmente causare danni fisici o emotivi a se stessi. Questo comportamento può assumere molte forme diverse, come ad esempio il taglio della pelle, il bruciare se stessi, il prendere sostanze tossiche o l’imbavagliarsi.
L’autolesionismo è spesso utilizzato come modo per gestire le emozioni intense e lo stress, anche se può anche essere associato a disturbi mentali, come la depressione, l’ansia, il disturbo borderline di personalità e altri disturbi psicologici.
È importante riconoscere che l’autolesionismo è un comportamento pericoloso e che può avere conseguenze a lungo termine sulla salute fisica e mentale. Chi soffre di autolesionismo ha bisogno di aiuto e supporto per gestire le emozioni e superare questo comportamento.
Se hai o conosci qualcuno che soffre di autolesionismo, è importante cercare l’aiuto di un professionista sanitario, come un medico o un terapeuta, che possa aiutare a gestire questo comportamento e a trovare modi più sani per gestire le emozioni.
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