Gas russo, Putin sarebbe disposto a riaprire le forniture all’Europa. Intanto Putin parla anche di negoziati di pace
La Russia sarebbe disponibile a riprendere le forniture di gas all’Europa attraverso il gasdotto Yamal-Europe. Ad annunciarlo è il vice primo ministro russo Alexander Novak all’agenzia di stampa Tass. Ha detto Novak: “Il mercato europeo rimane rilevante, poiché la carenza di gas persiste e abbiamo tutte le opportunità per riprendere le forniture. Ad esempio, il gasdotto Yamal-Europe, che è stato fermato per motivi politici, rimane inutilizzato”.
Secondo Novak la richiesta di gas russo è aumentata da parte dei consumatori europei: “Oggi – ha detto il primo ministro russo – possiamo dire con certezza che c’è richiesta del nostro gas. Quindi continuiamo a vedere l’Europa come un potenziale mercato dei nostri prodotti. È chiaro tuttavia che contro di noi è stata avviata una campagna su larga scala, che si è conclusa con il sabotaggio del Nord Stream”.
Adnkronos, informa che “Novak ha anche ribadito che Mosca sta discutendo ulteriori forniture di gas attraverso la Turchia dopo la creazione di un hub nel Paese di Erdogan”.
Leggi anche: Saldi invernali 2023, ecco il calendario Regione per Regione
Intanto, sul fronte ucraino, i bombardamenti non si fermano. Alla televisione di Stato Rossiya 1 in un’intervista trasmessa ieri, 25 dicembre, Putin ha detto: «Siamo pronti a negoziare con tutte le persone coinvolte a soluzioni accettabili, ma dipende da loro — non siamo noi quelli che si rifiutano di negoziare».
Non si fatta attendere la risposta di un consigliere del presidente ucraino Zelensky che ha invitato Putin a tornare alla realtà e a riconoscere che è la Russia a non volere i colloqui di pace: «La Russia ha attaccato l’Ucraina e ne sta uccidendo cittadini — ha twittato Mykhailo Podolyak —. Mosca non vuole trattative, ma cerca di evitare le responsabilità».
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.