Femminicidi in Italia, pubblicato il nuovo report della Polizia criminale

Femminicidi in Italia, pubblicato il nuovo report della Polizia criminale

Femminicidi in Italia, pubblicato il nuovo report della Polizia criminale relativo al periodo gennaio-novembre 2021/gennaio-novembre 2022

Dai dati raccolti dalle Direzione centrale anticrimine, che ricostruiscono ogni singolo evento analizzando il movente dell’omicidio, emerge che le vittime di “femminicidio” sono il 34% di tutte le donne uccise, (gennaio-novembre 2021/gennaio-novembre 2022); nello stesso periodo, il numero di femminicidi si rivela in forte diminuzione (-26,1%), più di un quarto in meno rispetto all’anno scorso; è fortemente significativo, inoltre, che nello stesso periodo gli ammonimenti sono aumentati della metà.

Ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi nel corso della presentazione del Rapporto al Campidoglio: “Finora la strategia messa in campo contro la violenza sulle donne con il Codice rosso ha dato risultati importanti. Il quadro normativo può essere ancora migliorato, rafforzando le misure preventive, ampliando ad esempio la portata dell’ammonimento del questore”.

Poi ha aggiunto: “Un miglioramento normativo è possibile per rafforzare le misure preventive contro le condotte lesive e l’apparato sanzionatorio. Serve comunque un’azione corale per contrastare questo fenomeno” e un’azione di sensibilizzazione sui fattori che sono alla base”.

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Infine, il ministro ha sottolineato che “l’iniziativa conferma la costante attenzione che il sistema di sicurezza e il ministero dell’Interno dedica a questo fenomeno gravissimo. Un fenomeno odioso che scuote le nostre coscienze e tramite queste iniziative deve suscitare sinergie tra sistemi istituzionali per fare prevenzione e azioni di contrasto”.

La violenza contro le donne basata sul genere è un fenomeno complesso, caratterizzato da atteggiamenti contraddittori da parte delle persone coinvolte. Spesso le vittime “esitano” a rivolgersi alle Forze di polizia perché si trovano in situazioni psicologicamente traumatiche che comportano indecisioni dettate dalla paura. Non di rado, la persona abusata tende anche a giustificare comportamenti aggressivi del partner o ex partner.

Le donne vittime di violenza, anche quando si rivolgono ad un ufficio di polizia per chiedere aiuto, dimostrano di avere bisogno di tempo per prendere consapevolezza. E si tratta di un fenomeno trasversale, che riguarda ogni area sociale. Il capo della Polizia – direttore generale della Pubblica Sicurezza in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ha detto: “Il silenzio aiuta l’aguzzino e mai la vittima”. Bisogna sempre chiedere aiuto e denunciare.

La normativa punisce i reati di violenza sessuale, stalking o atti persecutori, la violenza domestica.

Con la legge del “codice rosso” sono state inasprite le pene di diversi reati e sono state introdotte 4 nuove fattispecie di reato:

  • la diffusione illecita di immagini, o video sessualmente espliciti (revenge porn);
  • la deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti;
  • la costrizione o induzione al matrimonio;
  • la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.

Un reato di violenza di genere che non ha una specifica disciplina normativa, ma che nell’accezione comune è riconosciuto come l’estrema manifestazione della violenza contro le donne è il “femminicidio”.

Fonte immagine: https://twitter.com/poliziadistato/header_photo

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