“No Meloni Day”, la mobilitazione studentesca contro la Premier

No Meloni Day, la mobilitazione studentesca contro la Premier

“No Meloni Day”, la mobilitazione studentesca contro la Premier in carica: “abbiamo ricevuto solo silenzio e manganellate”

Il “No Meloni Day” è la mobilitazione studentesca, partita oggi 18 novembre, contro il governo di Giorgia Meloni e che sta coinvolgengo le maggiori città italiane. Alla base dell’iniziativa vi è questa considerazione: “Abbiamo chiesto – dicono gli organizzatori – a questo nuovo governo di abbandonare la retorica della meritocrazia e di provare a ragionare di un chiaro e netto investimento sul futuro dell’istruzione di questo Paese”. ma “A oggi invece tutto ciò che abbiamo ricevuto sono state silenzio e manganellate. Nessuno parla di scuola e università nella legge di bilancio ormai alle porte. Questo governo ha un solo merito: quello di non averne nessuno”.

Inoltre, spiegano che quella odierna sarà “la prima data di mobilitazione studentesca nazionale di questo autunno, la prima dal governo Meloni. Da Roma a Palermo, domani saremo in tutte le città d’Italia per riempire le piazze, le scuole, le università. Una mobilitazione ampia e plurale, per chiedere investimenti strutturali su diritto allo studio, ambiente, lavoro e salute mentale. Vogliamo essere ascoltati. Perché questo governo ha un solo merito: quello di non averne alcuno. Noi ci siamo e siamo pronti. Vogliamo tutto”.

La manifestazione che ha preso avvio a Milano è accompagnata da questo messaggio: “Meloni è il simbolo del nuovo fascismo che striscia e dilaga, che ci opprime e che ci fa morire nell’alternanza scuola lavoro”. Alla testa del corteo, che vede la presenza di diverse centinaia di ragazzi, lo striscione “La generazione meticcia e queer in lotta per il futuro” siglato dal Coordinamento Collettivi Studenteschi. Aggiungendo la dichiarazione: “Piena solidarietà dai collettivi studenteschi ai popoli in lotta e in rivolta, dall’Iran, al Kurdistan fino all’Italia contro ogni fascismo e ogni dittatura”.

A Torino, la protesta si è aperta con lo slogan “No governo Meloni No scuola azienda” ed è rivolta contro la “scuola del merito” che “esclude e si basa eccessivamente sulla competizione”. “Il ministero dell’Istruzione del governo Meloni – affermano gli studenti rotinesi – è diventato il ministero ‘merito’. A guidarlo Giuseppe Valditara, tra i responsabili della riforma Gelmini che tagliò 10 miliardi di euro alla scuola tra 2008 e 2010. Non c’è nessuna vera meritocrazia in un sistema scolastico con sempre meno diritto allo studio. Mediamente 100mila studenti ogni anno abbandonano la scuola”.

Fonte immagine: https://twitter.com/Pierpaolo734ac/status/1593549094265528323/photo/1

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