Valerio Scanu, dal senso di colpa dopo la morte del papà all’intervento per un tumore. Il racconto a Oggi è un altro giorno
Valerio Scanu ha raccontato di avere avuto un tumore. Lo ha fatto ospite ad Oggi è un altro giorno da Serena Bortone. Prima d’ora il cantante non ne aveva mai parlato, oggi invece ha raccontato il dramma vissuto due anni fa. É accaduto proprio in pieno lockdown. Valerio ha voluto lottare da solo, così come ha raccontato a Serena Bortone:
“Nel marzo del 2020 sono stato operato, mi hanno asportato metà polmone. In quel periodo ero solo, non volevo nessuno, mi sono schermato, credo che in fondo volessi fare l’eroe”.
Poi i dettagli: “Con i medici lo abbiamo sempre chiamato il tumoretto, era una roba di neanche 2 centimetri, ma non si poteva fare l’esame con l’ago istologico perché era molto centrale. L’esame estemporaneo istologico accertò che si trattava di adenocarcinoma, quindi un tumore maligno, mi hanno tolto tutti i linfonodi, ma non c’è stato bisogno di terapia”.
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Valerio in quel periodo ha affrontato tutto da solo, non ha voluto coinvolgere la sua famiglia: “A mio padre dissi che era una cicatrice, nella videochiamate mi toglievo l’ossigeno per non farlo preoccupare. E per non farlo venire in ospedale mi sono inventato un’ordinanza del Comune di Roma, e che se fosse venuto senza permesso durante le restrizioni per il covid lo avrebbero arrestato”.
Il racconto è proseguito e Valerio ha confidato che sta facendo un percorso da uno psicoterapeuta: “ho capito che avevo fatto un lavoro di disassociazione, a volte pensavo che non fosse mai esistito”.
Poi Valerio ha raccontato del suo senzo di colpa nei confronti del padre, che è morto a causa del Covid: “Nutro un senso di colpa perché ho pensato che si fosse caricato sulle sue spalle la mia malattia. Dopo la sua morte mi sono riempito di impegni, lavoro, studio, tutto pur di dimenticare…”
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