Il velo le sarebbe caduto
È mistero su quanto accaduto realmente a Elnaz Rekabi.
L’atleta iraniana di arrampicata, domenica scorsa, ha gareggiato senza velo nel corso dei Campionati asiatici di Seul.
Per molti la scelta della Rekabi era un gesto a sostegno di Mahsa Amini, un comportamento di protesta e nella giornata di ieri sembrava così che l’iraniana fosse scomparsa.
Dopo la notizia però si era diffusa la news secondo cui la Rekabi sarebbe stata incarcerata a Ervin, dove si dovrebbe trovare anche l’italiana Piperno.
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L’ambasciata iraniana a Seoul aveva smentito spiegando come l’atleta fosse partita con tutta la squadra. Poi la stessa Rekabi, tramite Instagram, aveva rotto il silenzio.
L’atleta ha spiegato che l’hijab l’è caduto in gara per errore. Una versione confermata in parte da un video portato su Twitter dal giornalista iraniano Shayan Shardarizadeh.
Oggi, 19 ottobre, intanto la Rekabi è arrivata in Iran. Al suo arrivo una fitta folla l’ha accolta acclamandola quasi come una eroina.
L’arrampicatrice ha ripetuto: «A causa dell’atmosfera che regnava nelle finali della competizione e dell’inaspettato invito a iniziare la mia gara, mi sono impigliata con la mia attrezzatura tecnica e questo mi ha portato a non rendermi conto dell’hijab al quale avrei dovuto fare attenzione».
E poi: «Sono tornata in Iran e sono serena, anche se avevo molta tensione e stress. Ma finora, grazie a Dio, non è successo niente»,
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