Lorenzo Fontana, chi è il nuovo Presidente della Camera, uomo di punta della Lega con una lunga esperienza politica alle spalle
Lorenzo Fontana è nato Lorenzo Fontana a Verona il 10 aprile 1980, è sposato e ha una figlia.. Laureatosi in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Padova, possiede la laurea anche in Storia all’Università Europea di Roma e in Filosofia. Inoltre, è iscritto all’albo dei giornalisti come pubblicista.
Uomo di punta della Lega, ha ricoperto dal 2002 all’interno del partito diversi incarichi.
Tra i vari incarichi politici, si ricordano l’elezione a consigliere comunale a Verona dal 2007 al 2009. Nel 2009 Fontana è eletto parlamentare europeo nella circoscrizione Italia nord-orientale con 52.136 preferenze e dal 2012 è stato capodelegazione del gruppo parlamentare della Lega Nord. Nel 2014 viene rieletto alle elezioni europee nella medesima circoscrizione con 27.240 preferenze.
Alle elezioni politiche del 2018 viene eletto alla Camera, dimettendosi quindi da eurodeputato. Il 29 marzo 2018 viene eletto vicepresidente della Camera, incarico da cui si dimette dopo essere stato nominato, il 31 maggio 2018, Ministro per la famiglia e le disabilità nel Governo Conte I, con deleghe alle Politiche per la famiglia, alla disabilità, a infanzia e adolescenza, alle politiche antidroga e alle adozioni.
Il 10 luglio 2019 è nominato ministro per gli affari europei nello stesso governo fino al 5 settembre del 2019 con il giuramento del Governo Conte II. Attualmente è deputato alla Camera.
La prima pagina di questa Legislatura è una bruttissima pagina.
Dopo lo straordinario discorso di Liliana #Segre, ancora di più.
E coloro che dalla “opposizione” hanno soccorso #LaRussa non sono “responsabili” (come li ringrazia Meloni): dovrebbero solo vergognarsi.#Senato
— Peppe Provenzano (@peppeprovenzano) October 13, 2022
Fontana è largamente considerato un “ultraconservatore”. Si è dichiarato contrario all’aborto – definendolo anche “la prima causa di femminicidio nel mondo”-, alle unioni civili e all’educazione sessuale “pro-LGBT”.
Non sono mancate le manifestazioni di perplessità alla sua elezione a presidente del Senato. «La possibilità che l’ex ministro Lorenzo Fontana possa essere candidato ed eletto alla Presidenza della Camera dei Deputati crea grande sconcerto», a dirlo è il segretario generale di Arcigay Gabriele Piazzoni. «Vogliamo ricordare – prosegue – che Fontana da ministro ha promosso a Verona nel 2018 una delle più imbarazzanti pagine della recente storia istituzionale Italiana, il Convegno mondiale della Famiglia, un evento che mise il nostro Paese sotto la luce negativa dei riflettori internazionali ospitando e dando la parola a decine di esponenti dei movimenti ultraconservatori, omofobi, misogini. Lo stesso Fontana ha sempre portato come modello culturale e politico la Russia di Putin, e si è distinto per alcune delle proposte più becere della storia repubblicana, come la richiesta di abolire la legge Mancino contro le discriminazioni razziali e religiose. Il Parlamento è sovrano, ma l’elezione di un personaggio come Lorenzo Fontana – conclude – non può che contribuire alla demolizione dell’autorevolezza delle istituzioni democratiche».
In aula è comparso anche uno striscione all’inizio della quarta votazione per eleggere il presidente della Camera dei deputati. Rachele Scarpa ed Alessandro Zan del Pd hanno esposto un grande striscione con la scritta «No a un presidente omofobo pro Putin».
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