Scuola, ritorno in aula senza mascherine, ma mancano gli insegnanti
Scuola, ritorno in aula senza mascherine e distanziamento, ma mancano gli insegnanti soprattutto di sostegno
Prende il via, oggi 12 settembre, il nuovo anno scolastico nella maggior parte delle regioni italiane. Dopo due anni dall’inizio della pandemia, si ritorna in aula senza le regole anti-covid: niente mascherine, niente distanziamento e Dad, resta solo la necessità di areare i locali e la regola di rimanere a casa nel caso ci fossero sintomi febbrili. La mascherina resta per coloro che presentano particolari situazioni di fragilità.
Nonostante il ritorno alla normalità, mancano molti insegnanti soprattutto di sostegno. Ernesto Ciriaci, presidente del movimento insegnanti di sostegno specializzati, ha dichiarato a Il fatto Quotidiano: “Il male della ‘supplentite’ sul sostegno purtroppo è ancora ben lontano dall’essere sconfitto. Basti pensare che ancora in questi giorni in diverse parti d’Italia devono essere convocati migliaia di supplenti sul sostegno da graduatorie incrociate. Parliamo di circa 7mila cattedre in deroga ossia a supplenza che ovviamente non garantiscono la tanto desiderata continuità didattica. Occorre snellire le troppo lente procedure burocratiche relative al concorso sul sostegno e incrementare i posti in formazione per i prossimi Tfa di sostegno”.
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Il Coordinamento degli insegnanti specializzati ha parlato di “un’Italia a doppia velocità, in cui gli alunni restano senza supporto, soprattutto al Nord, e le università sfornano specializzati dove già le graduatorie sono piene. Peggio ancora, il ministero ogni anno assume in deroga oltre il 60% del personale necessario, dimenticando sistematicamente il diritto dei disabili all’instaurare un percorso di formazione unitario e strutturato, in cui il rapporto diadico tra discente e docente è il cardine fondamentale di ogni successo”.
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