Briatore e Sorbillo a Porta A Porta, volteggiano pizze e stoccate: “non faccio le guerre per una pizza”
Flavio Briatore e Gino Sorbillo si confrontano a “Porta A Porta”. La stoccata dell’imprenditore a chi ha strumentalizzato le sue parole
“Io non faccio le guerre per una pizza. Neanche per la mozzarella o per il Patanegra. Se qualcuno pensa di fare comunicazione attaccandosi al treno Briatore e poi al treno Sorbillo, credo che c’è molta gente che ha approfittato di questa cosa per avere un secondo di notorietà”.
Queste le parole di Briatore durante l’intervista dello scorso giovedì 23 Giugno a “Porta A Porta” e chi si aspettava uno scontro verace (giusto per restare in tema pizza) tra l’imprenditore e Gino Sorbillo è certamente rimasto deluso dall’intervento di entrambi ai microfoni di Bruno Vespa.
Briatore e Sorbillo hanno infatti chiarito al pubblico i reciproci punti di vista in merito al discorso “Pizza”, focalizzandosi sulle logiche imprenditoriali che stanno alla base di un’attività, che si chiami Sorbillo o Crazy Pizza poco importa: l’importante è che si offra un prodotto di qualità!
Tornando alle polemiche sui costi della pizza proposta da Briatore presso i suoi “Crazy Pizza”, l’imprenditore chiarisce ogni dubbio – qualora non fosse già abbastanza chiaro il concetto – e replica alle accuse con l’aplomb che lo contraddistingue: “Io non pretendo di essere un pizzaiolo – sottolinea Briatore – ma abbiamo fatto dei ristoranti, dove dentro c’è anche la pizza. Abbiamo affitti carissimi, da via Veneto a Roma alla via di Harrod’s a Londra, noi abbiamo fatto un upgrading di pizza in un luogo dove c’è il dj dalle dieci di sera alle due del mattino. Non è l’ingrediente che costa, è tutto il resto. Il cliente è variegato può venire da noi o andare da Sorbillo. L’importante che la pizza sia buona. La differenza può essere la location. Viva la pizza e basta”.
In conclusione, tra i due litiganti, il terzo gode.
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