Napoli, accuse al sindaco di Pozzuoli: “sesso in cambio di buoni spesa”. Il reato emerso nel corso di un’altra indagine
Su Vincenzo Figliolia, sindaco di Pozzuoli, c’è il sospetto di una grave accusa, quella di aver chiesto prestazioni sessuali in cambio di buoni spesa. Il reato sarebbero confermato dalla persona coinvolta e avrebbe trovato riscontro in alcune investigazioni. Tutto, se dovesse essere accertato, porrebbe fine alla carriera politica di Figliolia.
I fatti, secondo quanto riportato da Napoli Today, risalirebbero al periodo dell’emergenza Covid. Ad indagare è la procura di Napoli, che ha condotto una indagine molto più ampia legata “agli appalti per il Rione Torre di Pozzuoli in cui Figliolia è coinvolto insieme al dirigente del Pd, Nicola Oddati”.
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Nel corse delle intercettazioni sarebbero, i procuratori Stefano Capuano e Immacolata Sica avrebbero scoperto il nuovo illecito, per cui le ipotesi di reato sono peculato e concussione sessuale.
Secondo quanto emerso fino ad ora, il sindaco avrebbe concesso buoni spesa ad una cittadina che essendo destinataria del reddito di cittadinanza non aveva diritto ai buoni. Inoltre, è emerso che il sindaco si sarebbe interessato per rendere possibile una visita specialistica. Tutti elementi sarebbero stati confermati dall’ammissione della persona offesa. Il sindaco Figliolia per ora non ha rilasciato alcuna dichiarazione.
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