Covid in Italia, ecco cosa accadrà in autunno secondo il parere di Giovanni Sebastiani, primo ricercatore dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo del CNR
In una intervista esclusiva rilasciata a Fanpage.it, Giovanni Sebastiani, primo ricercatore presso l’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “M. Picone” del CNR, ha parlato del futuro dei contagi da Covid in Italia.
Secondo il ricercatore, in base ai dati di contagio attuali, in autunno la situazione potrebbe registrare una recrudescenza: “Sappiamo già quali saranno i fattori “macroscopici” che potrebbero determinare un aumento dei contagi a partire dall’autunno: le scuole riapriranno, aumenterà la mobilità di milioni di persone e si frequenteranno molto più che in estate luoghi chiusi”.
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Continua il ricercatore: “La speranza a questo punto è che le cause farmaceutiche sviluppino vaccini mirati alle varianti che si stanno diffondendo: si dice che a settembre potrebbe esserne pronto uno specifico per Omicron, ma le informazioni al riguardo sono ancora insufficienti. Dopodiché ritengo per avere un controllo ottimale dell’epidemia dobbiamo continuare a difenderci con tutti gli strumenti a disposizione: dosi multiple di vaccino, farmaci antivirali, anticorpi monoclonali, riduzione del numero medio di contatti, mascherine, ecc., in attesa che il virus evolva naturalmente verso una variante all’anno, in modo che si possano progettare come per l’influenza vaccini da somministrare periodicamente su base annuale ai soggetti più vulnerabili”.
?#Covid19 – La situazione in Italia al 13 giugno: https://t.co/9bTOsOiTgh pic.twitter.com/dKFulJRiBP
— Ministero della Salute (@MinisteroSalute) June 13, 2022
Attualmente in Italia i positivi al Covid sono numerosi e le cause, per Sebastani, sono riconducibili a tre fattori: “lo sviluppo di nuove varianti più diffusive come Omicron BA.5; le reinfezioni; e il calo dell’efficacia dei vaccini, che dopo nove-dodici mesi si riduce ad appena il 5% circa nei confronti di Omicron”.
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