La Russia simula lanci nucleari. Si tratta di un avvertimento o di una simulazione? Il parere di Margelletti
La Russia ha reso noto di aver effettuato “lanci elettronici”, simulando attacchi “con missili capaci – scrive Ansa – di trasportare testate nucleari nell’enclave occidentale di Kaliningrad, situata tra Polonia e Lituania”. A diffondere la notizia è stato il ministero della Difesa russo in un comunicato.
I missili impiegati sono “missili balistici mobili Iskander con capacità nucleare”. Sempre secondo la nota, le esercitazioni hanno coinvolto più di 100 militari, che hanno eseguito “azioni in condizioni di radiazioni e contaminazione chimica”. Inoltre, “sono stati simulati attacchi singoli e multipli contro obiettivi come aeroporti e posti di comando di un finto nemico”.
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Secondo Andrea Margelletti, esperto di geopolitica, presidente del Ce.S.I.-Centro studi internazionali e consigliere per le politiche di sicurezza e di contrasto al terrorismo del ministro della Difesa, la guerra atomica sarebbe sempre più vicina. L’esperto a La Stampa ha detto: “Se i russi non sfondano nel Donbass si profila il rischio di un impiego di un’atomica tattica come quelle sganciate su Hiroshima e Nagasaki”,
Margelletti ha poi aggiunto: “Dopo l’atomica tattica c’è quella strategica che può distruggere un’intera nazione. Ma a quel punto come abbiamo già detto sarebbe l’inizio della fine del mondo, perché appena Putin sgancia la sua atomica un’altra di pari o superiore potenza gli arriva a Mosca. E se comincia la guerra globale muore l’umanità”.
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