La caduta di Putin è possibile, ecco i modi in cui potrebbe avvenire, ma i tempi e le modalità per ora sono prematuri
Le domande che dopo più di un mese di guerra in Ucraina ci si sta facendo è quanto terminerà e a che condizioni. Il presidente ucraino Zelensky ha iniziato a parlare concretamente della neutralità dell’Ucraina, ma è ancora presto per capire quali potrebbero essere gli assetti finali. Ci si chiede anche quale potrebbe essere il ruolo futuro di Putin e della Russia e se è fattibile una sua caduta.
Il Corriere della sera, questa mattina, ha pubblicato tre possibili opzioni per l’uscita di scena di Putin. La prima è il golpe, di cui si parla già da tempo. Questa opzione dovrebbe trovare l’accordo dell’élite politica, dell’esercito e del Fsb, dei servizi segreti. Cosa che secondo Mark Galeotti non sarebbe possibile. Anzi, sembra che i legami di molti uomini che contano siano ancora forti con Putin.
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La seconda possibilità prevede l’Impeachment. Nonostante in Russia il potere sia concentrato quasi esclusivamente in una sola persona, è possibile, come previsto dalla Costituzione russa, che il presidente venga rimosso per «alto tradimento o altro crimine grave». In questo caso, la prima mossa dovrebbe essere fatta dalla Duma, ovvero la Camera Bassa del parlamento. In una seconda fase, la richiesta andrebbe confermata e conclusa dalla Corte Suprema. Infine, dovrebbe esprimersi il Consiglio della Federazione entro tre mesi.
La terza ipotesi è la protesta popolare. Secondo quanto dichiarato al Corriere dal Premio Pulitzer Tom Friedman: «In questi casi ci possono essere accelerazioni improvvise. Cifre prudenti dicono che almeno diecimila soldati russi sono stati uccisi. Dovranno pure restituirne le salme alle famiglie. Oppure non li riporteranno mai a casa, il che è anche peggio. Cosa succederebbe se fra dieci giorni, un mese centinaia di migliaia di persone scendessero in piazza e la polizia non riuscisse a contenerli?».
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