A “Che tempo che fa” la giornalista russa che protestò contro la guerra

A Che tempo che fa la giornalista russa che protestò contro la guerra

A “Che tempo che fa” la giornalista russa che protestò contro la guerra: “volevo far sapere al mondo che molti russi sono contro la guerra”

Ieri sera, domenica 27 marzo, a Che tempo che fa, la trasmissione condotta da Fabio Fazio, è intervenuta Marina Ovsyannikova, la giornalista russa che manifestò contro la guerra mostrando un cartello durante la la diretta dell’edizione serale del telegiornale di Canale Uno.

Marina Ovsyannikova ha esordito ringraziando Fazio e l’Italia: “Grazie, sono commossa. È molto importante per me questo sostegno.” Poi aggiunge, che dopo la sua protesta «più nessuno si è fatto sentire. Le persone su cui contavo sono scomparse. Ho incontrato altre persone, più affini a me. Mi sento sola, ma molte persone nuove mi mandano sostegno da tutto il mondo».».

Alla domanda di Fazio se ha paura, Ovsyannikova ha detto: «Ma certo che ho paura. Sono una persona normale, un’abitante di Mosca, ho due figli che tiro su da sola e ho paura più per loro che per me stessa. Potrebbero aggredirli a scuola, o per strada…».

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Sul motivo del gesto, la giornalista ha detto: «volevo far sapere al mondo che molti russi sono contro la guerra». Poi ha aggiunto: «quando è iniziata la guerra avevo deciso che mi sarei licenziata, perché i miei punti di vista non corrispondevano alla linea editoriale. Volevo protestare in piazza ma vedevo che la gente non riusciva a tirare fuori i cartelloni, così ho avuto un’idea diversa».

Non pensa a scappare Marina, ma anzi dice: «sono una patriota e mio figlio lo è ancora di più, si sta preparando a entrare all’Università, ed è adesso che il nostro Paese ha più bisogno di noi. Se tutte le persone ragionevoli, colte, preparate, lasciano la Russia, chi rimane?».

La giornalista rischia fino a 15 anni di carcere. L’udienza è fissata per il prossimo 14 aprile. Il direttore del Primo Canale, definendola un “spia britannica” ha detto: “ha tradito il suo Paese e tutti noi, a sangue freddo, per un compenso”. “Un impulso emotivo è una cosa, ma un atto di tradimento è  tutt’altro”.

Fonte immagine: https://www.facebook.com/chetempochefa/photos/a.914305375278246/7446290732079645

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