Alfonso Signorini racconta un aneddoto sulla sua vita privata
Alfonso Signorini racconta sulle pagine di Chi un aneddoto sulla sua vita privata a proposito di San Valentino
“A quei tempi stavo con una splendida ragazza di Roma, che studiava economia a Milano. Durante la festa degli innamorati per causa di forza maggiore mi lasciò solo per raggiungere la sua famiglia”. Da lì, la malsana idea: “Perché non approfittare per assecondare quella voglia di trasgressione che sentivo da tempo dentro di me?” racconta il conduttore del Grande Fratello, Alfonso Signorini, sulle pagine di Chi.
Così decise di assecondare la sua idea: “Ero completamente fuori dai giri gay, non frequentavo locali e non esistevano ancora chat di incontri”. Ma gli apparve tra le mani Secondamano, un giornale di inserzioni gratuite: “Nelle pagine finali c’era un’intera sezione dedicata agli incontri” – racconta Signorini -. E continua: “Tra gli annunci uno colpì subito la mia attenzione. “Robert. Modello di campagne internazionali di Calvin Klein e Armani offresi per compagnia. Anche weekend”. Il giorno dopo, mettendo tre fazzoletti sulla cornetta per camuffare la voce, lo chiamai”.
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Così fissano l’appuntamento per trascorrere il weekend a Parigi, incontrandosi in aeroporto: “Vedo apparire in lontananza un tipo improbabile: bellissimo, con una canotta sotto un giubbetto jeans, cicca in bocca, occhiali a specchio. Il classico tarro – spiega ancora il conduttore -. Per un attimo ho sperato che non fosse lui. Invece era lui”. Il conduttore Signorini continua il suo racconto:
“Il primo momento imbarazzante si consuma appena saliti in aereo, quando Robert chiede alla hostess una pizza e una birra. Al decollo il meglio di sé: “Non era mai salito su un aereo in vita sua. Durante il volo non si è fatto mancare nulla: dall’urlo ‘Che figataaaaa’ in fase di decollo all’applauso durante l’atterraggio. Volevo sprofondare dalla vergogna”. La decisione è stata inevitabile appena arrivati a Charles de Gaulle: “Sicuro che non sarei sopravvissuto un intero weekend con un tipo del genere, mi sono inventato una chiamata e ho fatto morire anzitempo mia zia costringendoci a tornare in Italia”.
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