
Alice, la bimba nata da maternità surrogata e poi abbandonata dai genitori in Ucraina è stata portata in Italia
Alice, è questo il nome della bimba di un anno e quattro mesi nata da maternità surrogata e poi abbandonata dai genitori. A raccontare la sua storia è il Corriere della Sera, che riporta le parole dell’ispettore che l’ha portata in Italia.
I genitori, entrambi italiani, si sono recati a Kiev, in Ucraina, per sottoporsi a maternità surrogata nel tentativo di diventare genitori. La bimba viene riconosciuta dalla coppia come loro figlia, ma dovendo tornare in Italia, i genitori la affidano ad un babysitter. Periodicamente mandano soldi e si interessano della bambina, ma ad un certo punto spariscono.
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La babysitter non potendo prendersi cura della bambina, si è rivolta al Consolato italiano, facendo scattare le procedure di rimpatrio. I magistrati, allertati, hanno contattato i genitori, che avrebbero confermato di non volersi occupare della bimba. Su ordine del Tribunale dei minori, Alice è stata portata in Italia dall’ispettore Ricci dello Scip, l’ufficio interforze formato da Polizia, Carabinieri, guardia di Finanza e Penitenziaria. Insieme a lui una pediatra e un’infermiera della Croce Rossa.
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La bimba, secondo il racconto dell’ispettore, è sempre stata serena. Il suo augurio è che “non si ricorderà del viaggio. Vorrà dire che non ha subito traumi. Io non dimenticherò“. Ora è affidata temporaneamente ad una famiglia “ponte”, in attesa di una sistemazione definitiva.
La procura di Novara ha aperto un fascicolo sulla vicenda, che per ora resta senza ipotesi di reato né indagati. Il tribunale dei minori di Torino ha aperto una procedura di adottabilità.
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