Quarta ondata di Covid? Il professore Ricciardi a SkyTg24 ha detto: “dipende da noi se sarà un’ondina con uso protezioni”
Siamo nella quarta ondata di contagi da Covid? A dircelo possono essere solo gli esperti. Questa mattina Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene e medicina preventiva a ditto a SkyTg24: «La quarta è ondata epidemica è già in corso ma la possiamo ridurre. Possiamo far sì che sia un’ondina. Dipende da noi far sì che non diventi un’ondata impetuosa come in altri Paesi. Se continueremo a usare protezioni, faremo le terze dosi e gestiremo bene il testing e tracciamento nelle scuole in maniera adeguata, resterà un’ondata piccola e non travolgente come accade in altri Paesi».
Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, a Radio Cusano Campus è intervenuto sulla quarta ondata, dichiarando: «Più che di quarta ondata parlerei di risalita dei casi, con modesto impatto in ambito ospedaliero. Sul fatto che ci sia un incremento importante dei casi non ci sono dubbi, sta avvenendo in tutta Europa. In Italia l’impatto dell’aumento dei casi sugli ospedali è quantitativamente inferiore rispetto al periodo in cui non c’erano i vaccini ed è anche meno grave perché l’incremento maggiore è stato in area medica, non in terapia intensiva. Attenzione però a mantenere tutte le precauzioni, come l’utilizzo della mascherina, per evitare un’ulteriore incremento della circolazione del virus».
Il presidente di @GIMBE Nino Cartabellotta: “Non siamo in una #quartaondata, ma gli over 50 senza #vaccino sono una criticità”.https://t.co/rI0vPF0UqL
— Agenzia DIRE (@Agenzia_Dire) November 8, 2021
Importante resta, dunque, la terza dose di vaccino, che Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Humanitas di Rozzano, al Corriere della Sera ha detto: «va somministrata, alla luce di quanto ci suggeriscono i dati scientifici. E comunque ci sono almeno tre buoni motivi: proteggere me stesso, i miei cari e le persone con cui vengo in contatto soprattutto se sono un sanitario».
Per il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, «è inevitabile, purtroppo, prevedere altre vittime e altri ricoverati tra i non vaccinati. Ma gli ospedali non dovrebbero andare in affanno. Sono fiducioso: possiamo confidare in un Natale sereno. Grazie ai tanti che si immunizzano e grazie al Green pass». Al Corriere della Sera, Sileri aggiunge: «Non abbiamo ancora riacquistato il 100% della nostra libertà: è in vigore l’obbligo di indossare la mascherina al chiuso, il distanziamento e, per andare in palestra, solo per fare un esempio, sono in vigore rigidi protocolli. E sono in vigore perché l’emergenza non è ancora archiviata». Sull’obbligo del green pass ha detto, «ci ha protetto da situazioni di contagio fuori controllo».
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