Caso Morisi, parla Alexander: “Sto male” e “Morisi, una brava persona”

Caso Morisi, parla l’escort Alexander: “Sto male, la mia vita è distrutta” e sull’ex esperto di comunicazione dice “Morisi, una brava persona”

Si continua a lavorare per fare chiarezza sul caso di Luca Morisi, l’ex addetto alla comunicazione della Lega, saltato agli onori della cronaca per un caso di droga e sesso con escort gay. Con il passare dei giorni si fa sempre più chiarezza sul caso e dopo le conversazioni scritte tra i due pubblicate dal Corriere della Sera, oggi, 7 ottobre, la Stampa, ha pubblicato una intervista esclusiva all’escort Alexander.

Il giovane non risulta indagato e nell’intervista dice di non aver chiamato i carabinieri. «Non sono stato io a chiamarli. Quello che posso dire è che Morisi con noi è stata una brava persona. Si è comportato bene. Non ha sbagliato niente. E neppure noi abbiamo sbagliato niente».

A chiamare i carabinieri sarebbe stato Nicolas, l’escort più giovane, nel cui zaino c’era la bottiglietta di ghb: «per colpa della droga che avevamo preso. Non ragionava bene, era fuori. Diceva cose assurde».

Fonte immagine: Caso Morisi, dalle conversazioni si evince che la droga dello stupro non era sua

Quindi non ci sarebbe stato nessun riscatto e nessuna lite. Alexander aggiunge di essere “distrutto” dall’intera vicenda.

“Sto male – dice Alexander -, sono senza una lira e nessuno mi vuole più incontrare. Non lavoro. È tutto finito. La mia vita è distrutta. Da quando sul giornale La Verità hanno pubblicato il mio nome, la mia faccia e ogni cosa di me, io sono all’inferno”.

Poi aggiunge “Prima quei giornalisti si erano finti clienti e mi hanno chiesto anche il codice fiscale per il pagamento, e poi… quando mi hanno detto chi erano davvero, io li ho richiamati in lacrime. Li ho pregati di non mettere il mio nome, li ho scongiurati di non mettere la foto con la mia faccia. Ho detto che mi sarei ammazzato. Ma loro se ne sono fregati. Adesso non mi chiama più nessuno. Non ho manco i soldi per fare la spesa”.