Papa Francesco risponde alle voci su un possibile Conclave

Papa Francesco risponde alle voci su un possibile Conclave

Papa Francesco risponde alle voci diffusesi dopo l’operazione su un possibile Conclave e su molte altre accuse che gli sono state rivolte

L’operazione che Papa Francesco a cui si è sottoposto non molto tempo fa, oltre a far sorgere preoccupazione sul suo stato di salute, aveva anche fatto circolare notizie sull’organizzazione di un eventuale conclave per l’elezione di un nuovo pontefice. Ovviamente, la rapida ripresa di Papa Francesco ha messo a tacere qualsiasi fuga, ma è stato lo spetto pontefice a raccontare quelli che potremmo dire essere “i retroscena di un intrigo di corte”.

A riportare le dichiarazioni di Papa Francesco è Il Messaggero, che fa riferimento alle parole che il pontefice ha pronunciato a 54 gesuiti slovacchi nel suo viaggio a Bratislava. Alla domanda di uno di loro, su come stesse, papa Francesco ha risposto senza filtri: «Ancora vivo. Nonostante alcuni mi volessero morto. So che ci sono stati persino incontri tra prelati, i quali pensavano che il Papa fosse più grave di quel che veniva detto. Preparavano il conclave. Pazienza! Grazie a Dio, sto bene. Fare quell’intervento chirurgico è stata una decisione che io non volevo prendere: è stato un infermiere a convincermi. Gli infermieri a volte capiscono la situazione più dei medici perché sono in contatto diretto con i pazienti».

Leggi anche: Papa Francesco, intercettata una busta con tre proiettili a lui indirizzata

Alla perplessità di un gesuita sulla doppia lettura che si fa dell’attività del papa, Francesco così risponde: «C’è una grande televisione cattolica che continuamente sparla del Papa senza porsi problemi. Io personalmente posso meritarmi attacchi e ingiurie perché sono un peccatore, ma la Chiesa non si merita questo: è opera del diavolo. Io l’ho anche detto ad alcuni di loro. Sì, ci sono anche chierici che fanno commenti cattivi sul mio conto. A me, a volte, viene a mancare la pazienza, specialmente quando emettono giudizi senza entrare in un vero dialogo. Lì non posso far nulla. Io comunque vado avanti senza entrare nel loro mondo di idee e fantasie. Non voglio entrarci e per questo preferisco predicare, predicare… Alcuni mi accusavano di non parlare della santità. Dicono che parlo sempre del sociale e che sono un comunista. Eppure ho scritto una Esortazione apostolica intera sulla santità, la Gaudete et exsultate».

Infine, alle accuse scaturite dalla decisione di limitare la messa in latino, ha detto: «La mia decisione è il frutto di una consultazione con tutti i vescovi del mondo fatta l’anno scorso. Da adesso in poi chi vuole celebrare con il vetus ordo deve chiedere permesso a Roma come si fa col biritualismo. Ma ci sono giovani che dopo un mese di ordinazione vanno dal vescovo a chiederlo. Questo è un fenomeno che indica che si va indietro. Un cardinale mi ha detto che sono andati da lui due preti appena ordinati chiedendo di studiare il latino per celebrare bene. Lui, che ha senso dello humor, ha risposto: «Ma in diocesi ci sono tanti ispanici! Studiate lo spagnolo per poter predicare. Poi quando avete studiato lo spagnolo, tornate da me e vi dirò quanti vietnamiti ci sono in diocesi, e vi chiederò di studiare il vietnamita. Poi, quando avrete imparato il vietnamita, vi darò il permesso di studiare anche il latino». Così li ha fatti «atterrare», li ha fatti tornare sulla terra. Io vado avanti, non perché voglia fare la rivoluzione. Faccio quello che sento di dover fare. Ci vuole molta pazienza, preghiera e molta carità».

Fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/papa-papa-francesco-vaticano-2377985/

Lascia un commento

Instagram Feed

error: Il contenuto è protetto