“Colpi di Genio”: il libro di Stefano Meloccaro sul tennis di un tempo

Edito da Sperling & Kupfer

Un tempo, ben lontano da Sinner, Berrettini e dai fab four poi diventati Big Three (Federer, Nadal, Djokovic) il tennis era un’altra cosa.

Stefano Meloccaro, giornalista sportivo e esperto proprio di questo sport racconta un tennis diverso, quello del passato, nel libro “Colpi di Genio“, edito da Sperling & Kupfer.

Oggetto del volume i meravigliosi anni Settanta e Ottanta, fatti di tennisti spesso ‘difettosi’.

Il dritto marcio di Connors, le follie autolesioniste di Năstase, la compiaciuta indolenza panattiana, la furia artistoide di McEnroe. E ancora: le volée artigianali di Borg, Noah e i suoi colpi strappati, l’ottusa testardaggine di Becker, la fissità crudele di Lendl, i tormenti vacui del giovane Agassi.

In Colpi di genio, edito da Sperling & Kupfer, Stefano Meloccaro, in preda a una sana e disincantata nostalgia, seleziona e racconta con la consueta brillante competenza una galleria di campioni straordinariamente imperfetti, riconoscibili e amati per le loro vittorie, tanto quanto per i loro evidenti nei. Una vulnerabilità che era però l’essenza stessa del fascino geniale e innovatore che emanavano, fatta di rivalità e isterie, virtuosismi e gesta irreplicabili, magie e furia agonistica.

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Ogni partita era una storia diversa e imprevedibile, ogni scambio una meraviglia, ogni incontro uno scontro tra personalità che usciva dal campo e diventava stile, rivoluzione e vita.

Un tennis rock and roll suonato dal vivo, e quindi unico e irripetibile.

Il libro si avvale di importanti contributi, tra gli altri, di Rino Tommasi, Gianni Clerici, Paolo Bertolucci, Adriano Panatta e Nicola Pietrangeli.

 

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