Omicidio Loris, per Veronica Panarello arriva una nuova condanna per calunnia nei confronti del suocero. La donna deve ancora scontare 30 anni di carcere
Forse tutti ricorderete il caso di omicidio del piccolo Loris Stival, ucciso dalla madre Veronica Panarello. Il bambino era stato trovato privo di vita a Santa Croce Camerina il 29 novembre 2014. La condanna a 30 anni di carcere per Veronica Panarello fu confermata dalla Corte di Cassazione. Fino ad ora, la donna ha scontato sette anni di carcere, ma per lei si è aggiunta una ulteriore condanna.
La donna è stata condannata a due anni per calunnia nei confronti del suocero Andrea Stival, che all’epoca dei fatti aveva accusato di essere l’esecutore materiale del delitto del bambino.
#iltempo
“ERA CAPACE DI INTENDERE E DI VOLERE”
Confermata la condanna a 30 anni per Veronica Panarello, accusata di aver ucciso il figlio di 8 anni Loris Stival. La difesa, però…
La notizia: https://t.co/tDcQMwfsiC pic.twitter.com/JOU3vJHDcR— FonteUfficiale (@FonteUfficiale) November 22, 2019
Per Veronica Panarello, oltre ai due anni di carcere si aggiunge l’obbligo di risarcimento danni pari a 24mila euro nei confronti del suocero e il pagamento delle spese processuali.
Il legale di Andrea Stival ha commentato la sentenza, parlando di “danno inqualificabile perché ha leso l’onorabilità“. La donna, attualmente detenuta nel carcere di Torino, era collegata in videoconferenza da Novara. Andrea Stival, invece, era presente in aula.
Non sono terminati qui i guai giudiziari per Veronica Panariello, che deve affrontare un altro procedimento a suo carico per le minacce nei confronti di sempre del suocero. Tgcom24 riporta le dichiarazioni di pronunciate dalla donna al suocero: “Sei contento? Sai cosa ti dico? Prega Dio che ti trovo morto perché altrimenti ti ammazzo con le mie mani quando esco“. L’avvocato di Stival ha aggiunto: “Non abbiamo ancora deciso se costituirci o meno in questo processo. Per noi era importante il procedimento odierno che ha messo la parola fine a tutte le dicerie e le infamie di questi anni“.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.