Green pass obbligatorio dal 15 ottobre per tutti i lavoratori sia privati che pubblici. Ai non possessori scatta il divieto di ingresso e la sanzione
Dal 15 ottobre il green pass sarà obbligatorio per tutti i lavoratori sia pubblici che privati in Italia. Nel braccio di ferro tra il Governo e i Sindacati, il primo ha avuto, se così si può dire, la meglio. La scelta adottata ha il fine di ridurre al minimo il rischio dei contagi ed evitare allo stesso tempo nuove chiusure che potrebbero rappresentare un serio problema per l’economia. Dal nuovo obbligo restano di fatto fuori tre categorie, ovvero i pensionati, le casalinghe e i disoccupati.
Nel decreto sarà previsto che i lavoratori senza green pass verranno sanzionati anche severamente, ma non licenziati. Per i tamponi si prevedono prezzi calmierati, ma non a costo zero. I controlli nelle aziende e uffici saranno affidati ad un capo ufficio o un capo reparto individuato dai vertici aziendali, così come già previsto per i dirigenti nelle scuole.
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Chi non è in possesso del green pass non potrà accedere alle strutture e rischia una multa dai 400 ai 1000 euro.
Intanto è stato pubblicato il nuovo rapporto Gimbe con il report settimanale con i decessi e i contagi per Covid. I dati fanno riferimento alla settimana dell’8 al 14 settembre e rispetto a quella precedente, ha registrato un calo netto dei parametri. Infatti, scendono a -14,7% i nuovi casi e a -6,7% i decessi (389 rispetto 417). i dati sulle persine in isolamento domiciliare scende a -8,8%. Anche i dati sui ricoveri sono in calo: -3,3% per i ricoveri con sintomi e -1,6% per le terapie intensive.
Un dato significativo diffuso dalla Fondazione Gimbe, rileva che in ospedale ci sono «quasi esclusivamente persone non vaccinate».
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