FOCUS: al via «MEDIASET PER DANTE» da lunedì 13 per 41 ore no-stop

FOCUS: al via «MEDIASET PER DANTE» dalle 7.00 di lunedì 13 settembre a mezzanotte del 14 – per 41 ore no-stop

Una testimonianza della civiltà medievale, una sintesi dei suoi modelli culturali, cosmologici, storico-filosofici e teologici. Un’opera che ha una sua permanente validità, come una sua funzione storica e civile.

Missione – morale – della DC era quella di:

►trasmettere valori (ordine, giustizia, pace, libertà, razionalità, dignità morale) da contrapporre alle logiche del profitto, dei poteri politici e di quelli religiosi;

►fare un’analisi dei problemi eterni dell’umanità (Bene e Male, vita e morte, ultraterreno);

►procedere in un percorso verso la purificazione, dello stesso Dante e dell’intera umanità.

La DC narra quindi un viaggio immaginario, Itinerarium mentis in Deum, che conduce alla visione della Trinità attraverso i tre regni ultraterreni, in una rappresentazione immaginaria e allegorica dell’oltretomba cristiano, arricchito dalla straordinaria creatività immaginativa dell’Alighieri.

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La DC, pur adottando molti dei modi caratteristici della letteratura e dello stile medievali, grazie a una rappresentazione ampia e drammatica della realtà è un’opera profondamente innovativa.

Composto, secondo i critici, tra il 1304/07 e il 1321, anni dell’esilio di Dante in Lunigiana e in Romagna, il poema è diviso in tre parti, le «cantiche», Inferno, Purgatorio e Paradiso.

La struttura dell’opera – impostata sulla simbologia cristiana del numero 3 (Padre, Figlio e Spirito Santo) e dei suoi multipli, dell’1 (Dio unico) e del 100 (totalità di Dio) -, ha tra i suoi modelli anche un resoconto arabo del mi’raj, l’ascensione al cielo di Maometto. Per la grande ampiezza di lessico e di registri stilistici adottati, nella DC si parla quindi di plurilinguismo dantesco.

►Tre, nella DC, le guide ultraterrene di Dante: Virgilio, Beatrice e San Bernardo.

Le tre cantiche comprendono un totale di 100 canti: la prima (Inferno) è di 34 canti, le altre due, Purgatorio e Paradiso sono di 33 canti ciascuna.

Il primo canto dell’Inferno viene considerato un prologo a tutta l’opera: in questo modo si ha un canto iniziale, più 33 canti per ciascuna cantica.

►Tutti i canti sono scritti in terzine incatenate di versi endecasillabi.

►La lunghezza di ogni canto va da un minimo di 115 versi a un massimo di 160.

►L’intera opera conta complessivamente 14.233 versi.

La DC è dunque superiore in lunghezza sia all’Eneide virgiliana (9.896 esametri), sia all’Odissea omerica (12.100 esametri), ma più breve dell’Iliade di Omero (15.683 esametri).

In ogni caso è un’opera straordinaria, perché frutto dell’intelletto di un solo uomo. Le date in cui Dante fa svolgere l’azione della DC si ricavano da diverse indicazioni disseminate nel poema:

►per l’ora Inferno XXI, 112-114: sono le 7.00 del Sabato Santo del 1300, 9 aprile o 26 marzo;

►per l’anno Purgatorio II, 98-99: si fa riferimento al Giubileo in corso.

Tenendo questi punti fermi e in base ad altri riferimenti si ottiene che:

►alla mattina dell’8 aprile (Venerdì Santo) o del 25 marzo, Dante esce dalla selva oscura e inizia la salita del colle, ma viene messo in fuga da tre fiere e incontra Virgilio;

►al tramonto, Dante e Virgilio iniziano la visita dell’Inferno, che dura circa 24 ore e termina quindi al tramonto del 9 aprile o del 26 marzo;

►nel superare il centro della Terra, i due poeti passano al fuso orario del Purgatorio (12 ore da Gerusalemme e 9 dall’Italia), per cui quando intraprendono la risalita, che occupa tutto il giorno successivo, è mattina;

►all’alba del 10 aprile (domenica di Pasqua) o del 27 marzo, Dante e Virgilio iniziano la visita del Purgatorio, di tre giorni e tre notti;

►all’alba del quarto giorno, 13 aprile o 30 marzo, Dante entra nel Paradiso Terrestre e vi trascorre la mattina, durante la quale lo raggiunge Beatrice;

►a mezzogiorno, Dante e Beatrice salgono in cielo.

 

Da qui in avanti non vi sono più indicazioni di tempo, salvo che nel cielo delle stelle fisse trascorrono circa sei ore (Paradiso XXVII, 79-81). Considerando un tempo simile anche per gli altri cieli, si ottiene che la visita del Paradiso duri due-tre giorni.

►L’azione terminerebbe di conseguenza il 15 aprile o il 1º aprile, del 1.300.

►Pertanto, con un tempo totale stimato in sette giorni di viaggio.

L’opera, che ebbe uno straordinario e immediato successo, contribuì in maniera determinante al processo di consolidamento del dialetto toscano come lingua italiana. Ancor oggi, la DC è una delle letture obbligate del sistema scolastico italiano.

DANTE ALIGHIÈRI, poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 – Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321).

Della madre non si sa che il nome, Bella. Il padre, Alighiero di Bellincione di Alighiero, morto intorno al 1283, apparteneva a una famiglia di piccola nobiltà cittadina, ma decaduta. Tuttavia Dante (forma accorciata, familiare, di Durante), da giovane condusse una vita da gentiluomo e come tale militò nella cavalleria.

Studia grammatica e filosofia, forse anche retorica. Inizia a poetare ben presto: risale ai 18 anni, secondo il suo racconto, il primo sonetto databile che di lui ci rimanga e, ça va sans dire, in onore di Beatrice.

Senza riflesso nell’opera letteraria, invece, l’unione con Gemma di Manetto Donati, un ramo meno potente della famiglia, matrimonio combinato nel 1277 e attuato verso il 1285, dal quale nacquero Iacopo, Pietro, Antonia e, forse, Giovanni.

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