Rosalinda Cannavò: “Sono rimasta affranta”. L’attrice racconta nuovi dettagli

Rosalinda Cannavò riaffronta un argomento particolare: “L’importanza di donare una parte del suo corpo”

Rosalinda Cannavò è da poco rientrata a Milano dopo aver trascorso una breve vacanza insieme alla sua famiglia, lontana da tutti. La giovane attrice alcuni giorni fa aveva attraverso le sue stories Instagram anticipato di voler “congelare gli ovuli”. L’argomento però ha spiazzato tutti e l’attrice ed ex gieffina è stata avvolta da una marea di critiche ed insulti.

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L’attrice siciliana è tornata sui social riaffrontando un argomento particolare: dall’importanza di donare una parte del suo corpo attraverso il congelamento degli ovuli, fino all’Amenorrea. Dunque Rosalinda si fa carico di coraggio e racconta a chi la supporta e la sostiene alcuni dettagli.

IL RACCONTO

Inizia così il suo discorso: “Ieri era l’ultimo giorno che trascorrevo con la mia famiglia, quindi godermi il momento lontana da qualsiasi distrazione, quindi compresi i social. E poi anche perché un po’, sono rimasta affranta da alcuni attacchi gratuiti ricevuti semplicemente perché ho parlato con voi, mi sono confidata con voi perché sono solita a farlo. Ho parlato di un argomento molto importante al quale tengo tanto visti i miei 7 anni di Amenorrea, per chi non lo sapesse la Amenorrea è l’assenza di ciclo mestruale”. – Continua Rosalinda – “Ho parlato della mia volontà di congelare i miei ovuli. Molto spesso è semplice limitarsi a parlare di blush e mascara e cosmetici, che non si possono ricevere attacchi. E’ sempre più difficile esporsi su tematiche così importanti. E dal momento in cui io decido di donare una mia parte alle persone che mi seguono, lo faccio perché so di cosa sto parlando, e lo faccio in particolare per questa tematica, in funzione del mio trascorso, della mia storia, dei miei 7 anni della amenorrea”.

Infine Rosalinda aggiunge: “Della mia voglia futura di diventare mamma, e come donna libera, io ho il diritto di fare ciò che voglio con il mio corpo e di condividerlo con voi. Perchè siamo in un Paese libero, e possiamo dire quello che pensiamo senza andare a ferire nessuna categoria. In prima persona, io ho sofferto tantissimo per la mia amenorrea, ho sempre sentito questo desiderio, questo istinto materno.” – Conclude: “Sicuro non saranno gli attacchi a zittirmi”.

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