Donne morte nel campo di mais, il Corriere della Sera ha pubblicato stralci della testimonianza shock di una testimone presente alla tragedia
Gli inquirenti continuano ad indagare per fare chiarezza sull’incidente mortale avvenuto in un campo di mai a San Giuliano Milanese nei primi giorni di luglio. Dopo aver accertato la presenza di quattro uomini, due dei quali arrestati, è stata sentita anche una donna, presente al momento del tragico incidente. La sua testimonianza, riportata dal Corriere della Sera, ripropone tutta la drammaticità di quei momenti.
«In quel campo di mais, cioè il campo della morte, io urlavo, urlavo contro il conducente del trattore che si avvicinava, ma quello non mi sentiva, urlavo con tutta la forza in corpo ma niente, c’era un boato da rompere le orecchie… Allora sono corsa via, nel panico, verso la casa abbandonata dove sto… Pensavo che Sara potesse scappare, che potesse farcela. E Hanan, ecco, Hanan non credevo fosse morta, nemmeno lei… Che erano morte tutte e due, l’ho letto sul giornale. Ho trovato il giornale in giro, non avevo niente da fare, mi sono messa a leggere. L’italiano ormai lo capisco bene… Ero ferita anche io, sì, ma non ho voluto andare in ospedale. Avevo botte un po’ dappertutto… Forse c’era, oppure c’è qualcosa di rotto, non ne ho idea… Avevo paura, ad andare in ospedale, non sapevo cosa mi sarebbe potuto succedere. Io vivo per strada», questo è quanto riportato dal Corriere, che informa, senza svelarne l’identità, anche dati riguardanti la testimone.
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La donna, di nazionalità romena, ha 21 anni e vive per strada nel quartiere periferico di Rogoredo. Per vivere fa la fattorina della droga e ha una figlia di quattro anni, affidata ad un ex fidanzato. La sua testimonianza è fondamentale per ricostruire la dinamica dei fatti e attribuire le responsabilità. Riporta sempre il Corriere della Sera: «Non mi sono accorta di quel trattore gigantesco… Non ce ne siamo accorti… Nessuno… Il trattore ci ha colpito. Tutti, senza distinzione. Ricordo che ha schiacciato completamente Hanan e poi ha colpito anche Sara. A me mi ha preso sul braccio e sul fianco e sulla schiena… Soffro di asma, sono stata colta da un attacco devastante, mi ha preso ancora di più la paura. Dovevo sparire da quel posto».
La testimone era andata al campo per consegnare della droga e pare si sia fermata per consumarne in compagnia degli altri. Tra alcol e droga le donne si sono addormentate, poi la tragedia: «Ci siamo messi a fumare la coca che avevo portato. Siamo andati avanti fino a quando Hanan si è addormentata, era molto stanca e aveva continuato a bere birra. Beveva, beveva… Siamo rimasti a fumare, fino a quando è venuto fuori il trattore… Nel casino ho perso il cellulare, ho provato a cercarlo… Mi sono girata e i maschi già non c’erano più. Scomparsi. C’eravamo io e le due amiche. Ho visto che una si è messa al telefonino, forse Sara, per chiamare i soccorsi, ho visto che parlava, e se parlava qualcuno sarebbe venuto ad aiutarle… Non ci fosse stato l’asma, forse avrei aspettato… Ma soffocavo, sarei morta, e pensavo alla mia bambina».
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