Cannes, Spike Lee spoilera a inizio serata il vincitore della Palma D’Oro

Cannes, Spike Lee spoilera a inizio serata il vincitore della Palma D'Oro

Festival di Cannes , Spike Lee spoilera a inizio serata il vincitore della Palma D’Oro. Delusione per Nanni Moretti ma l’Italia premiata con Marco Bellocchio

«Titane», l’horror metal-sentimentale di Julie Ducournau ha vinto la Palma d’oro di Cannes 74. Fin qui tutto normale, se non fosse per il fatto che il presidente di giuria, Spike Lee, si lascia scappare il nome del vincitore a inizio serata. Nonostante la gaffe, la serata conclusiva della 74ma edizione del Festival del cinema di Cannes è stata, come sempre una grande festa per il cinema internazionale. «Chiedo scusa, ho fatto casino, non l’ho fatto apposta», queste le parole di Spike Lee, al momento della premiazione di quello che forse è stato il festival più strano di sempre.

Nonostante la gaffe del presidente, Julie Ducournau, 38 anni, sale emozionatissima sul palco per ritirare il premio, consegnatole da una splendida Sharon Stone: “So che il mio film non è perfetto – ha detto la regista – qualcuno dice sia mostruoso. Ma la perfezione può bloccare, mentre la mostruosità che fa paura a tanti per me è una forza. La giuria riconosce il bisogno di un mondo più inclusivo e fluido. Grazie per aver fatto entrare i mostri“.

Delusione per Nanni Moretti, che dopo gli undici minuti di applausi al termine della proiezione del suo film “Tre piani” non si aggiudica il premio, ma l’Italia è comunque salita sul palco, grazie a Marco Bellocchio, insignito della Palma d’Onore da Paolo Sorrentino: “Le cose buone – ha detto Bellocchio – che ho fatto hanno combinato immaginazione e coraggio, indispensabili nel nostro mestiere».

Ecco tutti i premiati, che quast’anno sono 9 invece di 7 per la presenza di due ex equo:

Grand Prix: ex aequo per Asghar Farhadi con «A Hero» e Juho Kuosmanen «Scompartimento No. 6»;

Miglior regia: Leos Carax per «Annette»;

Miglior sceneggiatura: Ryûsuke Hamaguchi, «Drive My Car»;

Miglior attrice: vince l’attrice norvegese Renate Reinsve con «The Worst Person in the World»;

Premio della giuria: ex aequo per Nadav Lapid con «Ahed’s Knee» e «Memoria» di Apichatpong Weerasethakul;

Miglior attore: L’attore americano Caleb Landry Jones vince per la miglior interpretazione maschile con il suo ruolo nel film «Nitram» di Justin Kurzel;

La Camera d’oro, premio alla miglior opera prima va a «Murina» della regista croata Antoneta Alamat Kusijanovic;

Premio della critica internazionale e della giuria ecumenica: «Drive my car», del regista giapponese Ryusuke Hamaguchi.

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