Dubai, oltre 200 studenti italiani bloccati perchè positivi al Covid
Sono bloccati a Dubai circa 300 studenti italiani, quasi tutti positivi al Covid. Potranno rientrare solo quando si saranno tutti negativizzati
Sono oltre 200 gli studenti bloccati a Dubai perchè risultati positivi al Covid. Rientreranno in Italia solo quando saranno tutti negativi. I giovani studenti, tra i 15 e i 18 anni, sono a Dubai per una vacanza studio organizzata dall’Inps in collaborazione con il tour operator Accademia Britannica. La vacanza studio si è svolta regolarmente e senza intoppi, ma ai tamponi effettuati prima di partire, in 11 sono risultati positivi. Il giorno successivo, i positivi erano ben 210.
La gestione della situazione, per quanti sia monitorata costantemente dal Consolato italiano e da Accademia Britannica, in un primo momento è stata abbastanza caotica. Racconta al Corriere della Sera Antonio, il padre di Francesca, una delle studentesse bloccate: «All’inizio pareva che solo i positivi sarebbero dovuti restare a Dubai, mentre i negativi avrebbero potuto prendere il volo per l’Italia. Francesca infatti è stata accompagnata in aeroporto insieme ad altri compagni ma lì sono stati di nuovo bloccati. Hanno passato un’intera giornata nello scalo senza sapere cosa sarebbe successo ma alla fine, a sera, sono stati riportati al campus».
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«All’inizio pareva che solo i positivi sarebbero dovuti restare a Dubai, mentre i negativi avrebbero potuto prendere il volo per l’Italia. Francesca infatti è stata accompagnata in aeroporto insieme ad altri compagni ma lì sono stati di nuovo bloccati – spiega il signor Antonio – Hanno passato un’intera giornata nello scalo senza sapere cosa sarebbe successo ma alla fine, a sera, sono stati riportati al campus».
Quindi le autorità hanno deciso che gli studenti rientreranno in Italia quando tutti si saranno negativizzati. Il Consolato italiano e l’Accademia Britannica hanno attivato una equipe d’assistenza composta da medici e psicologi. nei prossimi giorni è prevista la partenza di una dottoressa dall’Italia per monitorare la situazione sul posto. “Le spese dei primi 15 giorni – si legge sul Corriere della Sera – di isolamento saranno sostenute grazie a un’assicurazione contro il Covid mentre poi, assicura Antonio, Accademia Britannica si è presa l’impegno di coprire i costi se la permanenza dei ragazzi dovesse prolungarsi“.
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