Chiara Gualzetti, l’autopsia non lascia dubbi sull’efferatezza del delitto

Chiara Gualzetti, l'autopsia non lascia dubbi sull'efferatezza del delitto

Chiara Gualzetti è morta per due colpi di arma da taglio al petto. Resi noti i primi esiti dell’autopsia

Sono stati resi noti i primi esiti dell’autopsia sul corpo di Chiara Gualzetti, la quindicenne di Monteveglio nel bolognese uccisa da un coetaneo domenica scorsa. Secondo quanto riportato da Adnkronos, l’esame autoptico avrebbe svelato la dinamica dell’aggressione che ha portato alla morte della giovane. Il medico legale ha 90 giorni per consegnare la relazione finale.

Il giovane l’avrebbe colpita prima di spalle, per poi affondare il coltello “all’altezza del petto provocando una morte pressoché istantanea”. L’assassino ha usato un coltello da cucina, che ha ripulito e riposizionato in casa (poi trovato dagli inquirenti). Con l’arma ha colpito frontalmente due volte la ragazza, all’altezza del petto.

Sempre all’Adnkronos, l’avvocato della famiglia della vittima, Giovanni Annunziata, ha rilasciato una dichiarazione, in cui dice: “Una dinamica che non lascia spazio dubbi sull’intenzione di uccidere”. Già il gip  Luigi Martello, che ha interrogato il ragazzo e firmato la convalida di arresto, poiché il ragazzo non è considerato incapace di intendere e di volere, ma ha premeditato con lucidità l’assassinio.

Intanto, a Quarto Grado, sono state mostrate le ultime immagini in cui Chiara è ancora viva e si vede allontanarsi proprio in compagnia dell suo assassino, il giorno della scomparsa.

 

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