Scomparsa di Nicola: dopo il ritrovamento molti i punti da chiarire

Scomparsa di Nicola dopo il ritrovamento molti i punti da chiarire

La scomparsa e poi il ritrovamento del piccolo Nicola hanno attirato l’attenzione mediatica e non solo di tutta l’Italia, ma molti sono i punti che dovranno essere chiariti dagli inquirenti

La scomparsa del piccolo Nicola Tanturli aveva tenuto con il fiato sospeso tutta l’Italia per 30 ore, poi il suo ritrovamento in buone condizioni di salute è stata una grande gioia. La sua prima parola è stata “Mamma” seguita dalle parole “gnam, gnam”. Il sindaco di Palazzuolo su Senio, Gian Piero Philip Moschetti, ha detto: «È stata la vittoria di tutti, delle forze dell’ordine, dei volontari, del parroco, di gruppi cacciatori e degli ambientalisti. In due giorni eravamo in mille, a un certo punto abbiamo dovuto rimandare indietro molti. Sì, diciamolo, è stata la vittoria dello Stato e della comunità».

Adesso bisognerà chiarire alcuni dettagli che nell’intera vicenda sembrano non tornare. Il primo punto da chiarire riguarda i sandali che il bambino indossava ai piedi al momento del ritrovamento. Secondo il racconto dei genitori, Nicola era stato messo a letto, quindi bisogna accertare se sia riuscito ad indossare da solo e correttamente i sandali e poi uscire per cercare i genitori.

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Secondo punto da chiarire è sulla distanza che il bambino avrebbe percorso. Secondo quanto emerso dal ritrovamento, Nicola avrebbe percorso almeno 3,5 km. Gli inquirenti, dunque, dovranno capire, se questo tragitto è stato fatto in maniera lineare oppure se il bambino si sia mosso attraversando il canalone. Inoltre, al momento del ritrovamento, secondo quanto emerso dall’osservazione del carabiniere e del giornalista che lo hanno trovato «l’erba non era schiacciata, la mia impressione è che lì non avesse passato la notte». Che il bambino non abbia sostato lì per tutte e 30 le ore è possibile poiché in quel punto erano passati i cani molecolari in precedenza e non avevano percepito alcune presenza.

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Gli ultimi due punti da chiarire riguardano le motivazioni del ritardo da parte dei genitori nel chiamare i soccorsi e la macchia di sangue rinvenuta in corrispondenza della porta di casa. Bisognerà capire se appartiene a Nicola e perché era in corrispondenza della porta di accesso.

Secondo gli investigatori si tratta di un allontanamento volontario, tuttavia il fascicolo resta aperto fino al chiarimento di tutti questi aspetti.

Fonte immagine: Corriere della sera

 

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