Willy Monteiro Duarte, il ricordo degli amici un anno dopo la sua tragica morte dopo un pestaggio per difendere un amico in difficoltà
Un anno dopo la tragica morte di Willy Monteiro Duarte a Colleferro per mano di balordi durante un pestaggio nel tentativo di difendere un amico in difficoltà, il suo ricordo è ancora vivo e forte in Franco e Gabriele e molti altri, i suoi amici più stretti. A raccogliere il ricordo commosso dei due giovani è stato Vanity Fair, che ha raggiungo i giovani ad un anno esatto da quel terribile sei settembre.
Franco, forse il suo amico più stretto, tutte le domeniche va al cimitero a salutare il suo amico Willy, ma non ha più il coraggio di fare quella strada che porta al luogo dove il giovane fu pestato. Ripercorrendo gli attimi vissuti quella notte, Franco non può non parlare dell’incredulità di quanto accaduto e del dolore che ne è conseguito. Un messaggio audio da Gabriele gli annunciava la morte di Willy, ma Franco ha pensato ad uno scherzo, solo poche ore dopo apprende che era tutto vero, ed è allora che il mondo gli è caduto addosso: “Ho capito quello che era successo poche ore dopo. Quando sono arrivate le prime telefonate. E lì sono morto anch’io. Ero a casa da solo, i miei genitori erano andati al mare. Non ho capito più niente”.
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Insieme a Franco e Gabriele, ci sono anche Maria Giulia, Leonardo, Benedetta, Agnese, Mattia, Vanessa, Nicholas ed è proprio quest’ultimo che dice: «Quello che è successo a Willy poteva accadere a ognuno di noi. E la cosa più brutta è che solo dopo la sua morte si è fatta luce sulle denunce già depositate nei confronti di quelle persone. Perché prima no? Fai tanto per crearti una vita tua, per dare il massimo. Poi ti trovi in balìa di persone così. Se facciamo qualcosa noi vengono subito a cercarci a casa, mentre altri restano indisturbati. Io quella sera ero a Colleferro in compagnia di Willy, sono solo andato a casa poco prima. Quella serata non aveva niente di diverso dalle altre».
Benedetta invece dice: «Quest’anno è volato ma nessuno di noi ha ancora accettato la sua morte. Non è possibile. Per me è partito per un viaggio lontano. E un giorno tornerà». Sono tanti i messaggi e le parole di affetto, sincere e appassionate, quelle che gli amici di Willy gli rivolgono, ma sono le parole di Franco -che porta tatuato sulla pelle il ricordo di Willy – ad essere quelle che più di tutte ci toccano nel profondo: «Abbiamo condiviso vent’anni di vita. Willy ci ha lasciato una grande eredità. La consapevolezza di dover essere felici di quello che abbiamo, viverlo al massimo. Lui dava il giusto peso alle cose, non litigava mai. Adesso per noi la cosa più bella è stare insieme. E ricordare Willy ogni volta che ci ritroviamo. Anche se fa male, perché lui con noi non c’è».
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