Novellara, dopo due mesi sono state sospese le ricerche del corpo, mentre continuano le indagini per catturare i responsabili
La giovane Saman Abbas, scomparsa da Novellara da circa 67 giorni, ancora non è stata ritrovata. Gli inquirenti sono convinti che sia stata uccisa e il corpo nascosto da qualche parte nelle campagne della zona. Per due mesi sono state condotte ricerche nelle serre dell’azienda agricola dove lavorava la famiglia Abbas e in una zona boschiva nei dintorni, ma senza portare ad alcun esito.
Per questo motivo sono state sospese le ricerche del corpo, mentre continuano le indagini dei carabinieri del nucleo investigativo di Reggio Emilia e della compagnia di Guastalla, coordinati dalla Procura reggiana. Le indagini sono rivolte alla ricerca di informazioni e dettagli che possano portare all’individuazione del luogo di sepoltura e a catturare le persone ritenute responsabili dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere.
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Attualmente sono 5 le persone indagate per la sparizione di Saman. Si tratta dei genitori della giovane, per cui è stata presentata la rogatoria internazionale per il loro fermo, uno zio, considerato l’esecutore materiale del delitto e due cugini.
In questi due mesi di ricerche sono state ingenti le risorse messe in campo per ritrovare Saman e consegnare i responsabili dell’accaduto alla giustizia. Sono stati impiegati cinquecento unità tra carabinieri, unità cinofile, anche della polizia tedesca e di un’associazione volontaria svizzera, elicotteri, unità della forestale dell’arma, vigili del fuoco e polizia provinciale. Inoltre, ci si è avvalsi di tecnologie avanzate come geoscanner, elettro-magnetometri e droni.
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