Omicidio di Valentina Giunta, ecco perché il figlio l’avrebbe uccisa. Atteso l’interrogatorio di garanzia davanti al gip
Voleva cambiare vita Valentina Giunta. Aveva deciso di vendere casa, rompere ogni legame con il passato, portando con sé almeno il figlio più piccolo, di circa 10 anni.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, Valentina Candia voleva dimenticare “un compagno violento finito in carcere per furti d’auto e per tentato omicidio, suoceri che sarebbero riusciti a plagiare il maggiore dei suoi ragazzi, cresciuto adorando un genitore col quale da anni condivideva solo le videochiamate dalla cella”.
Il figlio maggiore della vittima, quasi 15 anni, non aveva accettato la decisione della madre, covando una sorta di risentimento che lo avrebbe spinto ad ucciderla con quattro coltellate alla gola e alle spalle. A chiamare i soccorsi, si legge sempre sul Corriere della Sera sarebbe stata la stessa Valentina, che con il cellulare avrebbe avvertito la sorella.
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Quest’ultima avrebbe avvertito altri parenti che si sarebbero recati pressa l’abitazione della donna, che nel frattempo aveva lasciato per andare a vivere altrove con il figlio più piccolo. Forse era tornata per prendere delle cose e lì avrebbe incontrato il suo assassino.
Il giovane è accusato di omicidio con dolo d’impeto, poiché il delitto sarebbe avvenuto dopo una lite. Atteso l’interrogatorio di garanzia.
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