Mottarone, a ottobre sarà rimossa la cabina, mentre spunta un nuovo testimone
Mottarone, a ottobre sarà rimossa la cabina nella quale morirono 14 persone, mentre spunta un nuovo testimone che parla del mal funzionamento della cabina dal 2019
Sono previste per l’11 ottobre le operazioni di rimozione della cabina precipitata al Mottarone, dove persero la vita, lo scorso 23 maggio, quattordici persone. L’unico sopravvissuto è il piccolo Eitan, il bambino attualmente conteso tra la famiglia materna in Israele e quella paterna che vive in Italia.
Le operazioni di rimozione avverranno con l’aiuto dei vigili del fuoco e di un elicottero che solleverà la cabina, trasportandola via. Per permettere la rimozione in piena sicurezza dei resti saranno abbattuti tra gli 80 e i 100 alberi. Intanto, mentre si concludono queste operazioni di carattere tecnico, spunta un nuovo testimone, che potrebbe fornire ulteriori dettagli sulla vicenda.
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Il testimone, secondo quanto riferito dall’Ansa, sarebbe un ex dipendente della funivia che il 7 giugno “si è presentato spontaneamente agli inquirenti riferendo che già in passato aveva parlato di alcune “situazioni” sul funzionamento dell’impianto. Per corroborare il suo racconto, l’uomo aveva consegnato il file audio di una conversazione con due colleghi (uno dei quali è Gabriele Tadini, caposervizio, oggi l’unico indagato agli arresti domiciliari) risalente al 2019″.
Il pm Bossi ha depositato l’audio durante l’ultima udienza del Tribunale del riesame, ma i difensori hanno chiesto di ascoltare l’intero audio, essendone stati trascritti negli atti solo degli stralci. I giudici in accordo hanno concesso il rinvio dell’udienza, che sarebbe prevista per oggi.
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