Aborto Usa, cosa succede ora nei vari Stati dopo la scelta della Corte suprema
Aborto Usa, cosa succede ora nei vari Stati dopo la scelta della Corte suprema. In corso in varie città proteste e manifestazioni
Con sei voti a favore e tre i contrari, la Corte suprema degli Stati Uniti ha decretato la cancellazione della Roe v. Wade del 1973, il diritto costituzionale che garantiva la libera scelta all’interruzione di gravidanza. La decisione ha scatenato le proteste in tantissime città da New York a Boston, da Miami a Los Angeles.
Il presidente Biden ha commentato la notizia in una conferenza stampa: “È un giorno triste per l’America. Riportati indietro di 150 anni. È la realizzazione di un’ideologia estrema, si torna indietro di 150 anni la salute delle donne è a rischio: ragazze saranno costrette a partorire il figlio del loro stupratore”.
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La nuova decisione è stata già applicata in Missouri, mentre altri 14 stati si adegueranno entro i 30 giorni. Il governatore della California, invece, ha firmato un decreto che garantisce per uno “scudo protettivo” per chi interrompe la gravidanza, che si estende anche a chi arriva da altri Stati. Scelte simili sono state adottate dai governatori del New Jersey e Massachusetts. Altri Stati potrebbero seguire l’esempio.
Mentre alcune aziende, Apple, Amazon, Disney, Meta, Microsoft, Starbucks, hanno annunciato l’intenzione di coprire le spese di viaggio delle dipendenti costrette a spostarsi per interrompere la gravidanza.
In alcuni Stati, prima della sentenza, erano già in vigore alcune leggi anti aborto: si tratta di Alabama, Mississippi, Louisiana, Oklahoma, Texas e Utah, Idaho, Wyoming, North e South Dakota, West Virginia, Missouri, Arkansas, Kentucky e Tennessee. Si aggiungeranno poi Arizona, Ohio, Georgia, Florida e South Carolina, per un totale di venti Stati su cinquanta.
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