20 anni dal delitto di Novi Ligure di Erika e Omar. Che fine hanno fatto i due?

Il 21 febbraio del 2001 si rendevano protagonisti di uno dei delitti più efferati della storia italiana

Il 21 febbraio del 2001 l’informazione e l’opinione pubblica italiana veniva scossa dal delitto di Novi Ligure (in provincia di Alessandria), quello di Erika e Omar.

I due uccisero il fratellino di Erika, Gianluca e la mamma Susanna Cassini, massacrati con 97 coltellate. Si salvò solo il padre per una serie di coincidenze fortuite: sarebbe dovuto essere la terza vittima. Dalle indagini emerse anche che da mesi i due premeditavano di uccidere la famiglia della ragazza.

Un delitto efferato che colpi tutti per la violenza e per la giovane età dei due ragazzi, all’epoca fidanzati, che non erano nemmeno maggiorenni.

Lei aveva 16 anni e lui 17: inizialmente si inventarono una scusa, alludendo a una rapina di ladri albanesi, cosa che non convinse mai nessuno e in poco tempo infatti vennero smascherati.

Erika venne condannata a 16 anni e Omar a 14 dal tribunale dei minori di Torino: le sentenze furono confermate sia in Appello che in Cassazione.

A distanza di 20 anni ormai si sono rifatti una vita. Omar è libero dal 2010 e oggi vive in Toscana mentre Erika si è laureata in carcere ( in filosofia con 110 e lode) e ha frequentato per anni la comunità Exodus di don Antonio Mazzi lasciata nel 2011.

Proprio Don Mazzi, a Oggi, nel 2019, raccontava: “Erika ha una nuova vita, si è sposata. Ha maturato la giusta consapevolezza sulla tragedia, quella che permette di continuare a vivere. Il padre è stato molto importante in questo processo”.

 

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