Ucraina, due giornalisti italiani colpiti da una bomba a Kherson

Ucraina, due giornalisti italiani colpita d auna bomba a Kherson

Ucraina, due giornalisti italiani colpiti da una bomba a Kherson. Il resoconto dell’accaduto raccontato sui social

Due giornalisti italiani sono stati, lunedì 19 dicembre, colpiti da una bomba mentre viaggiavano in un’auto a Kherson in Ucraina. Si tratta del giornalista Claudio Locatelli e del fotografo Niccolò Celesti che si trovavano, insieme all’interprete Daniel, nel villaggio di Antonivka. A raccontare l’accaduto è Claudio Locatelli sulla sua pagina Facebook.

Scrive il giornalista quasi in diretta: “Siamo stati colpiti! L’ESPLOSIONE che vedete ha danneggiato l’auto, siamo rimasti bloccati sotto tiro prima di riuscire a metterci in salvo, ho perso sangue ma la ferita è lieve. Avessi aperto la porta sarei senza una gamba o peggio. La macchina è ben segnalata, non c’era nessun altro, l’attacco ai nostri danni visto luogo e dinamica è stato intenzionale”.

Il resoconto continua: “Il tiro proveniva dalla sponda oltre il nipro, lì dove si trova l’esercito russo. Sparare sulla stampa non ha scuse. Stiamo bene per fortuna, continueremo a verificare e riportare questo conflitto proprio in risposta a chi vuole farci tacere, a chi tenta di calunniare a chi prova ad oscurare il nostro impegno su campo. NESSUNA RESA”.

Nel video si vede il giornalista ferito ad un orecchio, ma è lui stesso poi a tranquillizzare sull’accaduto: “Solo frammentazione di vetro per fortuna. Un po’ di scompenso nell’equilibrio e udito ma è andata bene vista l’esplosione”.

Anche il fotografo fiorentino Niccolò Celesti, che nel momento dell’esplosione si trovava alla guida, ha raccontato l’accaduto: «Se non ci fosse stata la portiera, probabilmente saremmo rimasti colpiti al corpo, per fortuna la carrozzeria dell’auto ci ha protetti e salvati dalle schegge. Siamo miracolati. Eravamo nel villaggio di Antonivka per testimoniare le drammatiche condizioni degli anziani che sono rimasti a vivere lì nonostante la guerra. Quanto accaduto è un fatto gravissimo. La nostra macchina è stata colpita intenzionalmente dall’esercito russo».

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Nessuno delle persone coinvolte nell’esplosione ha riportato conseguenze gravi. Locatelli, che si fa chiamare il “Giornalista combattente” ha ripreso, insieme ai colleghi, il suo lavoro di narrazione e testimonianza della guerra in Ucraina.
Fonte immagine: https://www.facebook.com/Claudio.Locatelli.Reporter

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