San Pietroburgo, bomba in un locale uccide il blogger militare Vladlen Tatarsky
San Pietroburgo, bomba in un locale uccide il blogger militare Vladlen Tatarsky, considerato la voce del capo della Wagner
Nel pomeriggio di ieri, domenica due aprile, in un bar del centro di San Pietroburgo è esplosa una bomba, in cui ha perso la vita il blogger militare Vladlen Tatarsky.
La notizia è stata confermata dal governo russo. Secondo le informazioni emerse fino ad ora, sembra che l’esplosivo, circa 200 grammi di TNT, fosse stato collocato all’interno di una statuetta, introdotta nel locale da una donna, che l’avrebbe regalata proprio alla vittima.
La donna è Darja Trepova, la quale è stata fermata dalla polizia. Oltre al blogger, sono rimaste ferite nell’esplosione almeno 30 persone. Il ministro degli Esteri russo Lavrov ha reso omaggio alla vittima, parlando di un “difensore della verità”. Inoltre, ha poi parlato della mancanza di reazione da parte dei governi occidentali “nonostante le loro preoccupazioni per il benessere dei giornalisti e della stampa libera parla da sola”.
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Sui suoi canali social, la vittima era seguitissima con oltre mezzo milione di follower. Nell’ultimo anno ha partecipato anche ad eventi al Cremlino. Il blogger ha pubblicato un video affermando: «Vinceremo tutti, uccideremo tutti, saccheggeremo chi se lo merita. Tutto sarà come piace a noi», riferendosi all’operazione militare e sui social scriveva «Gli ucraini non hanno dignità umana. Se proprio li vogliamo paragonare a noi, diciamo che sono dei russi mentalmente disabili».
Per molti Vladlen Tatarsky, il cui vero nome era Maxim Fomin, era considerato la voce del capo della Wagner Prigozhin.
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