In zona bianca si potrà andare al ristorante e stare in sei al chiuso, mentre non c’è nessun limite numerico all’aperto
Dietrofront del Governo sulle limitazioni imposte con l’ultimo dpcm ai ristoratori relativamente al numero di commensali sia al chiuso che all’aperto. Nei giorni scorsi diverse forze politiche avevano espresso perplessità sulla norma:
Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali aveva espresso la netta convinzione che la regola era da cambiare, così come Matteo Salvini, che l’aveva definita “ridicola”, invocandone subito lo stop. Le proteste sono arrivate anche dalle Regioni, tant’è che Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni aveva definito la norma “troppo restrittiva”.
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Anche Roberto Calugi, direttore generale della Fipe Confcommercio, l’aveva definita “inaccettabile”, aggiungendo: “passano i mesi, resta la confusione successiva ad ogni provvedimento. Non si mortifica così un comparto da 90 miliardi”. Il ministro della Salute Roberto Speranza, in un primo momento si era detto preoccupato per un via libera generalizzato, ma dopo il confronto con le Regioni si è giunti ad una maggiore apertura, che riguarda esclusivamente le zone bianche.
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In zona bianca si potrà stare in 6 al tavolo al chiuso (non più in 4), ma il limite si può superare se si tratta di due nuclei familiari. All’aperto, sempre in zona bianca, non sono previsti limiti di persone al tavolo. Se si è in zona gialla, invece, il limite resta di 4 persone sia all’interno che all’esterno. Su quest’ultimo nodo, Massimiliano Fedriga, ha chiesto «l’opportunità di valutare l’abolizione di limiti all’aperto anche per le zone gialle impegnandosi a coinvolgere il tavolo tecnico nazionale».
Intanto, lunedì 7 dovrebbe passare in bianco le regioni Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto. Il 14 giugno toccherà a Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia, Emilia-Romagna e Provincia di Trento. Bisogna attendere il 21 giugno per il passaggio in zona bianca per Sicilia, Marche, Toscana, Provincia di Bolzano, Calabria, Basilicata e Campania. Il 28 giugno, infine, sarà la volta della Valle d’Aosta.
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