Reddito di cittadinanza, in arrivo regole ancora più stringenti a partire dal 2023. Ecco le tre novità introdotte
Nelle ultime ore di lavoro della Commissione Bilancio molte sono le norme cambiate rispetto alle aspettative. Tra queste c’è anche quella che riguarda il Reddito di Cittadinanza.
Già si era a conoscenza dell’abbassamento a sette mesi per l’erogazione del sussidio, ma sono altre le novità emerse. Infatti, è stata cancellata la proposta di offerta “congrua” di lavoro. Basterà rifiutare la prima proposta di impiego per perdere il reddito e quindi non saranno più considerate esperienze e competenze del candidato e nemmeno la distanza dal luogo di lavoro. L’offerta congrua teneva conto del fatto che le offerte dovevano rispondere a determinate caratteristiche, ovvero offrire posti di lavoro entro 80 km dal domicilio del beneficiario ed essere raggiungibili in 100 minuti con mezzi di trasporto pubblici.
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Per coloro che rientrano nell’età compresa tra 18 e 29 anni e che non hanno terminato la scuola dell’obbligo viene introdotta la possibilità di usufruire del reddito in maniera condizionata all’iscrizione e alla frequenza di percorsi di formazione.
Altra novità riguarda chi usufruisce del reddito per pagare l’affitto. La quota corrispondente “non sarà più a disposizione del beneficiario ma versata direttamente al proprietario dell’immobile”.
Il ministro dell’Economia Giorgetti ha dichiarato che le modifiche “non si riferiscono a tutti ma solo a chi è in grado di accettare un lavoro. Le condizioni di disagio sono assolutamente tutelate”.
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