Matteo Messina Denaro e i familiari che gli hanno voltato le spalle negli anni della latitanza: la figlia e un nipote
Giuseppe Cimarosa, 40 anni, è il figlio della cugina di Matteo Messina Denaro, noto per aver ripudiato lo zio, non volendo avere nulla a che fare con lui e con la sua attività illecita.
Intervistato dall’Espresso Repubblica, ha raccontato come ha accolto la notizia della cattura: «Con grande gioia, quasi non ci speravo più. Anzi, le dirò, non ci credevo affatto. Una sorpresa bellissima. Una carezza al cuore che mi dà un po’ di speranza in più. In questi anni ho rischiato. Pensavo che questo giorno non sarebbe mai arrivato, oggi mi sento un po’ meno in pericolo. Ringrazio lo Stato».
La reazione alla cattura ha provocato una grande emozione: «Ho pianto di gioia, mi sento meno in pericolo. Il mio peggior nemico è stato arrestato. Sento di poter uscire di casa un po’ più tranquillo. Tra la vita e la morte, questa notizia è una luce sulla vita. Non solo mia ma di tutte ma tutti i Siciliani, e ancor di più a tutti i Castelvetranesi onesti».
Cimarosa non ha mai conosciuto Messina Denaro e a tal proposito dice: «Ho sentito parlare di lui e ho capito da subito che era una persona pericolosa: per la mia famiglia, per la mia vita. La mia opposizione è nata in maniera naturale. il mio mito non era Matteo Messina Denaro ma Peppino Impastato. (…) Questo arresto segna una conquista per tutta la società. Ma per me vale un po’ di più».
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Oggi, Cimarosa vive a Roma, lontano dalla Sicilia, da cui è partito molto giovane, ma rifiutando la scorta, ecco perché: «La collaborazione di mio padre ci aveva anche imposto il programma di protezione che noi da maggiorenni abbiamo deciso di rifiutare. Non potevo accettare di rinunciare alla mia identità, al mio essere Giuseppe Cimarosa: una persona onesta che si è fatta da sé. Ho rinunciato alla protezione in maniera cosciente ma senza nascondere un filo di ansia e di paura. Siamo persone non supereroi. Ci ha portato a fare i conti con i rischi di tutto ciò che conosciamo bene della mafia: ripercussioni, vendette. Ma volevo essere libero».
Lontana dal boss è anche la figlia Lorenza, mai riconosciuta da Messina Denaro. La donna, infatti, porta il cognome della madre Alagna e i due non si sono mai conosciuti e incontrati e non sono mai emersi elementi di complicità sulla latitanza. Raggiunta da Il Fatto Quotidiano per avere un commento sull’arresto, la donna ha dichiarato alla giornalista: “No, guardi, non voglio sapere niente. Se ne può andare da dove è venuta”.
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