L’avvocato di Sinner: “Ha fatto fatica ad accettare quello che stava accadendo”
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Emerge il quadro dietro la scelta di accettare la squalifica di tre mesi
Jannik Sinner è attualmente fermo ai box per la squalifica a suo carico di tre mesi, raggiunta dopo un accordo con l’agenzia mondiale Antidoping.
La stessa agenzia, nelle ultime ore ha voluto mettere in chiaro alcune cose, specificando come non ci sia stato nessun trattamento di favore e chiarendo come non ci sia stato vero e proprio doping.
A Sky News è intervenuto anche il legale dell’attuale numero uno Mondo delle classifiche ATP.
“Penso che i tennisti siano sempre falchi quando è un altro giocatore a essere coinvolto in una situazione simile e cercano di nascondersi quando sono invece loro a essere coinvolti. Tutto questo è molto ingiusto. Sinner è stato giudicato in un processo ‘da manuale’ sin dall’inizio. Non ci sono stati favoritismi. Semplicemente, le circostanze della sua positività sono state molto insolite” .
Poi su come Sinner abbia preso la notizia: “Ci è voluto un po’ di tempo per convincere Sinner che era la cosa giusta da fare.. Accettare l’offerta della Wada piuttosto che andare davanti al Tas”.
Al Tribunale Arbitrario dello Sport sarebbe, infatti, potuto incappare in sanzioni più pesanti e una squalifica fino a un anno. In questo modo a maggio l’azzurro sarà di nuovo in campo per la stagione su terra. Non salterà così gli Internazionali di Roma e il Roland Garros.